Ambientato all’alba della recente pandemia di Coronavirus (a cavallo tra il 2019 e il 2020), nella provincia americana a ridosso del deserto dell’Arizona, questo nuovo esordio estremo mette in luce diverse paure, emerse proprio nell’incertezza iniziale alle prime notizie di espansione del Covid a livello mondiale. Quale modo migliore, considerato che si tratta di un film indie a basso costo e con attori sconosciuti, se non quello di esplorare una figura aliena alla società, misantropa, misogina e solitaria come quella del giovane protagonista di questo thriller e torture psicologico.
Daniel è un giovane mentalmente instabile e socialmente isolato. Determinato a trovare una donna che resti con lui per sempre, anche con la forza se necessario, e ‘regalare’ le sue particolari attenzioni, inizia una lunga caccia della sua preda, trovando nell’inconsapevole Madison la figura perfetta per il suo perverso scopo …
Inizialmente il film sembra una copia di tante pellicole già viste, relativi a cacciatori seriali e misogini. Per fortuna la trama, caratterizzata dalla voce narrante e didascalica del suo controverso protagonista, segue un percorso particolare, prima di analisi sociale afferente le persone che si sentono ai margini e ai confini della società attuale, e poi di lotta psicologica, tra vittima e carnefice, alimentata da riflessioni contorte tra pulsioni animalesche e ricordi del passato familiare, in particolare di Daniel. L’elemento artistico, di riprese che sfiorano il meta cinema, permette alla pellicola di non affossare nella banalità nella seconda parte, alimentando strane e contorte visioni artistiche che si intrecciano con le deviazioni perverse del carnefice di turno. L’elemento estremo mancante, necessario per elevare il valore della pellicola (troppi fuori campo) e che ha reso celebri pellicole estreme che trattano lo stesso tema, anche se in maniera differente, come THE BUNNY GAME di Adam Rehmeier e il folgorante esordio di Philippe Grandrieux, SOMBRE, finisce per incidere non poco nel giudizio finale, considerato che il film vive molto sull’attesa e soprattutto di evoluzione del rapporto sopra citato.
Un esordio promettente ma che poteva regalare maggiori emozioni estreme, forti e … violente. VALUTAZIONE 3/5
H.E.
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