Dopo il fulminante esordio con il thriller claustrofobico NATTEVAGTEN, Ole Bornedal nel 2009 realizza un thriller psicologico dalle fortissime tinte estreme e che dispensa dosi massicce di grinta e creatività.. Partendo inizialmente da oscuri drammi familiari e sociali per addentrarsi in una versione scandinava di STRAW DOGS del mitico Sam Peckinpah.
In una piccola cittadina danese, l’arrivo imminente della festa locale coincide con un tragico incidente stradale. Sullo sfondo un immigrato bosniaco, Alain, che ha seppellito la famiglia in patria a cause della pulizia etnica e guerra civile negli anni ’90, e due fratelli, Johannes e Lars. Il primo è un onesto lavoratore, marito perfetto e padre ideale, mentre il secondo è un autista amante dell’alcool e che vive ai limiti della legalità. Quando Lars nel tragitto di ritorno investe Anna, la compagna del boss locale, inizia a disseminare indizi e false prove che incolperanno l’ingenuo Alain, il quale finirà per avere come un’unica difesa dal linciaggio locale proprio il fratello di Lars …
Caratterizzato da una fotografia che enfatizza cromatismi gelidi e deprimenti (alternate solo in poche scene con colori caldi), con un’impronta simile a film post apocalittici anni 90, il film, dopo un prologo didascalico non proprio di immediata comprensione, riesce a mettere sul piatto con destrezza diversi elementi destinati a intrecciarsi con forza tra loro. Di natura familiare, politica e sociale, i quali sintetizzano il pensiero europeo degli ultimi 15 anni, dove conflitti interiori ed esterni esplodono in maniera tragica e terrificante. La costante crescita di tensione, parallela con la violenza sempre più estrema che segna diverse linee di non ritorno, trascinerà lo spettatore in un buco nero di esasperazione e disperazione, destinate queste a sfociare in un contesto sempre più eccessivo e depravato, in puro stile rape & revenge alla THE LAST HOUSE ON THE LEFT. Il passaggio feroce da drama a home invasion in salsa horror, rappresenta senza dubbio la forza della pellicola, dove azioni estreme e bestiali cresceranno in maniera esponenziale e senza limite alcuno. Altro punto di forza il plot twist finale, imprevedibile e per nulla banale. Nonostante alcune forzature e figure sopra le righe in salsa trash, DELIVER US FROM EVIL (titolo internazionale) rimane una delle opere più riuscite di Ole Bornedal.
Un drama horror da visione consigliata per gli amanti dei disturbing dramas caratterizzati da sanguinose venature estreme! VALUTAZIONE 3.5/5
H.E.
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