“The vicious emerges” … Ancora una volta, per nostra fortuna, il cinema coreano regala nuova linfa vitale al genere horror, quello più incline al soprannaturale, possessioni, esorcismi e visioni ultraterrene. Questa volta Jang Jae-hyun, al suo quarto lungometraggio, riesce a fare finalmente il salto di qualità, sfornando un’opera basata sul filone horror succitato ma ad ampio respiro, fornendo finalmente nuovi orizzonti narrativi e visionari, che spaziano dal passato storico politico della Corea del Sud fino all’accettazione di elementi innaturali intrecciati pericolosamente con quelli più terreni.
Una ricca famiglia coreana che vive negli Stati Uniti chiede aiuto ad una coppia di giovani (ma già esperti) sciamani coreani per scacciare una maledizione che incombe impietosamente sulla loro famiglia da generazioni, mettendo in pericolo anche l’ultimo nato della loro stirpe. I due giovani sciamani, Hwa-rim e Bong-gil, scoprono che a maledire la loro famiglia è un loro antenato. Hwa-rim e Bong-gil chiedono aiuto a geomante di prim’ordine, Sang-duk, e all’impresa di pompe funebri Young-geun, esperti entrambi nelle esumazioni ‘particolari’. Nonostante un poderoso rituale per scacciare la maledizione, l’esumazione finirà per scatenare qualcosa di ancora più grande, estremo e terribile del loro antenato …
Forte della figura carismatica di un sempre fenomenale Choi Min-sik (nel ruolo del geomante), indimenticabile villain di I SAW THE DEVIL, EXHUMA è un’opera decisamente innovativa, in quanto prima distrugge e poi crea da zero tutti gli stilemi dell’horror. La costruzione dell’opera, divisibile in due parti, prima e dopo la scoperta della ‘seconda bara’, presenta atmosfere dense di ansia e terrore ultraterreno raramente presenti nel cinema più recente. Ai livelli di THE VVITCH, HEREDITARY ma soprattutto THE WAILING, forse l’unica pellicola comparabile per suspense ed evoluzioni innaturali e demoniache. La storia della Corea tutta, compreso il suo legame con il vicino Giappone, appare fondamentale per comprendere elementi, situazioni, canzoni e rituali esoterici presenti nella pellicola (un paio di questi sono da pelle d’oca), creando un legame estremo e pericoloso tra passato e presente, tra saccheggiatori di tombe di 100 anni prima ed esumatori attuali, oltre a legami famigliari intrecciati pericolosamente con il soprannaturale.
Con atmosfere che ricordano persino NOSFERATU e THE THING, il film prosegue fino alla fine senza mollare la presa della tensione e della suspense, mettendo sul piatto effetti speciali di prim’ordine, ricchissimi di nuove idee (l’anima infuocata, il demone gigante o il serpente con testa di strega sono perle assolute), con un incrocio esorcismo-rituale contemporaneo forse unico nel suo genere. Unica pecca forse gli ultimi minuti, dove era lecito aspettarsi qualche colpo di coda o scena sensazionale.
EXHUMA è un horror puro quanto anomalo, ricco di teoria, dramma e psicologia, elementi che raramente trovano spazio nel cinema contemporaneo di questo genere tanto amato … quando lo fanno però, si sfiora, come in questo caso, il capolavoro! 134 minuti di incredibile cinema horror!! VALUTAZIONE 4,5/5
H.E.
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