Il primo lungometraggio della norvegese Thea Hvistendahl (scritto a quattro mani con lo sceneggiatore di LET ME IN e BORDER), ispirato al romanzo omonimo di John Ajvide Lindqvis, è un disturbing drama sospeso ad intense tinte horror.
Oslo. In una calda serata estiva, dopo un improvviso blackout, avviene la resurrezione di tre cadaveri defunti da poco, scombussolando in maniera inaspettata, la vita delle persone a loro care. L’assenza totale di reazione e la costante decomposizione dei tre risorti, mette in crisi, psicologica ed emotiva, le tre diverse famiglie, causando loro reazioni inaspettate, mentre sullo sfondo qualcosa di malsano sembra, lentamente, prendere il sopravvento …
Il tentativo di ‘modificare’ i morti viventi dal leggendario culto di NIGHT OF THE LIVING DEAD di George A. Romero ha attraversato nel cinema ( e non solo) diverse fasi e stagioni. Questa volta la giovane regista scandinava porta sul piatto emozioni e paure figlie di rimorsi e desideri di rimediare agli errori commessi in passato, ponendo prima al muro e poi davanti allo specchio i famigliari orfani dei loro cari defunti ad una seconda chance. Se la prima parte, misteriosa, eterea e sospesa, getta le basi per la corposa parte centrale, costruita sempre a ritmi lentissimi ma mai banali, il film fatica a chiudere il cerchio nella sua ultima parte, quella conclusiva, rischiando di rovinare quanto di buono presentato prima. Colpa di un desiderio irrefrenabile, almeno questo sembra, da parte della regista di approdare a lidi horror sicuri, rodati e ben noti al grande pubblico, demolendo però così irrimediabilmente le tre storie, parallele, intense e ben distinte tra loro, di rottura con il sotto genere horror sopracitato. I secondi finali della pellicola cercano di rimediare, alzando l’asticella sul dramma familiare puro, riuscendoci solo parzialmente.
Da lodare in conclusione le claustrofobiche atmosfere in bilico costante tra dramma e horror, oltre al riuscito make up dei ‘non morti’, di sicuro impatto e difficilmente dimenticabile a fine visione. Un esordio più che discreto! VALUTAZIONE 3/5
H.E.
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