Realizzare film lenti, anti commerciali e che abbracciano tematiche delicate e spigolose come suicidio, alienazione, inadeguatezza e depressione, è sempre più una rarità coraggiosa. Il cinema di Rachel Lambert segue questa via tortuosa, in particolare il suo ultimo lavoro, dal titolo decisamente drammatico: SOMETIMES I THINK ABOUT DYING. L’opera è tratta a sua volta da un cortometraggio del 2019 di Stefanie Abel Horowitz (co-autrice della sceneggiatura del lungometraggio), il quale aveva solo accennato le tematiche succitate, amplificate ad ampio raggio in questo film.
In un piccolo paese della costa pacifica nordamericana, seguiamo la vita semplice e noiosa di Fran. Questa, apparentemente solo riservata e poco incline al dialogo, nasconde un segreto. Immagina visioni bizzarre della sua morte, finendo alla lunga per avvolgere in una strana cornice di sicurezza e strano comfort la sua vita da impiegata. Quando un nuovo collega la invita ad un appuntamento, finirà per scatenare una scintilla che destinata a scombussolare, molto lentamente, la sua vita …
Classico film ‘uncategorized’, dove la parte drammatica finisce per essere soffocata e ammortizzata da frangenti sinistramente ironici e bizzarri. Sarà proprio l’atmosfera stravagante a richiamare, almeno nella prima parte, il cinema sospeso, surreale e ai limiti del fantasy di Peter Greenaway. Nelle seconda parte, chiarificatrice ed esaustiva sulla figura di Fran, interpretata da un’ottima e convincente Daisy Ridley, calata perfettamente in un ruolo fragile, delicato e deprimente. Il film, dove l’attesa di qualcosa di estremo è perenne e costante, ha nella parte finale il suo apice. Pur mantenendo un ritmo piacevolmente sornione, le figure protagoniste e secondarie esaltano al meglio le tematiche centrali della pellicola, chiudendo al meglio il cerchio della storia e vita di Fran, abilmente imperniata su routine comode, come il lavoro d’ufficio, poco inclini al cambiamento e socialità forzate. SOMETIMES I THINK ABOUT DYING è il classico film non per tutti ma che tutti devono vedere e soprattutto capire in profondità! VALUTAZIONE 3,5/5
H.E.
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