Quasi in contemporanea con il poderoso western THE SETTLERS, ecco un altro film che mette in luce i massacri e le violenze compiute dai coloni cileni nei confronti degli indigeni locali sul finire del XIX secolo. Anche questa volta si trae ispirazione da una storia vera (un processo del 1880), con un storia meno western e più horror, in quanto siamo trascinati nell’oscuro mondo della stregoneria, utilizzata per salvare, in questo caso, i propri simili grazie alle veggenti mapuche.
Sulla remota isola di Chiloé alla fine del XIX secolo, una ragazza indigena di nome Rosa vive e lavora con suo padre in una fattoria. Quando il caposquadra fa uccidere brutalmente dai suoi cani il padre di Rosa, lei si mette in viaggio per ottenere giustizia, cercando aiuto dal ‘re’ di una potente organizzazione che si alimenta di visioni, veggenti e stregoneria mapuche.
Horror estreme e cinema cileno parlano la stessa lingua, in particolare nelle costiere del Cile, dove gli elementi naturali si incrociano mescolando fantasia e cruda verità terrena. Due popoli ( i mapuche e i coloni bianchi) che faticano a convivere, soprattutto perché la fede cristiana difficilmente appare compatibile con credenze e visioni ultraterrene, con queste che abbracciano punti di vista estremi mal digeriti dai conquistatori arrivati oltre oceano nei secoli precedenti. Luogo e terreno quanto mai consono per una storia di vendetta, che tramuta velocemente una bambina, che subisce un torto irreparabile, in una strega ammirata e temuta dal suo stesso popolo. Tra immaginarie mutazioni corporee (in grado di tramutare le persone in animali) e proiezioni ultra dimensionali, il film ci trascina in un conflitto razziale destinato al peggio, per entrambi i fronti, con sacrifici e visioni dark degne dei migliori folk horror occidentali. Un film che naviga abilmente tra fantasy e dramma razziale e personale, creando empatia per gli indigeni, costretti a subire violenze e processi imparziali, riuscendo però, grazie a tradizioni secolari, ad emergere grazie a tradizioni secolari che sfiorano pesantemente il soprannaturale. Questo forse non sempre calibrato a dovere e usato a tratti in maniera eccessiva e confusa. Nonostante qualche piccolo difetto di scrittura nella seconda parte, la pellicola appare solida e caratterizzata da immagini spettacolari di una forza quasi primordiale, sciamanica e onirica impossibile da dimenticare, grazie a scene forti ed elementi puramente horror (il vestito di pelle su tutti). Niente male!! VALUTAZIONE 3,5/5
H.E.
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