
“Cos’è stato? La caduta del meteorite?
Una visita di abitanti degli abissi cosmici?
In un modo o nell’altro, nel nostro piccolo paese,
si è creato il miracolo dei miracoli: La Zona!”
Considerato l’apice del cinema del regista russo Andrej Tarkovskij, STALKER rimane ancora oggi un’opera unica nella storia del cinema, in grado di affascinare e inquietare, scompigliare e contemporaneamente ordinare le essenze della vita, amalgamando destino, desideri e paure attraverso un percorso che intreccia metafisica, spiritualità, religione, politica, filosofia e abbandono totale nelle certezze più amare della vita.
In un luogo e tempo imprecisato della Russia, qualcosa è caduto dal cielo, forse un meteorite, creando un’area destinata nel tempo ad essere confinata dal governo e vietando l’accesso a chiunque. Quest’area, chiamata nel tempo ‘La Zona’, sembra nascondere al suo interno una stanza, una camera segreta in grado di esaudire i desideri più profondi e regalare persino la felicità eterna.
Uno scrittore di successo, in cerca di ispirazione, e uno scienziato in cerca della verità, arruolano uno Stalker, un uomo dotato forse di poteri ed esperto del luogo, già addentrato più volte nella Zona, senza mai però entrare nella stanza dei desideri …
Questa pellicola, ispirata molto liberamente al romanzo PICNIC SUL CIGLIO DELLA STRADA dei fratelli Arkadij e Boris Strugackij (co-autori assieme al regista anche della sceneggiatura del film), è un concentrato multiforme del pensiero umano relativo inizialmente a due concetti che animano da sempre il singolo, sin dai tempi antichi: menzogna e verità. Due facce della stessa medaglia, che varcano, attraverso un continuo confronto tra i tre incursori nella zona, superficialità istintiva, curiosità irrefrenabile e interiorità riflessiva. Quest’ultima, figlia di fede indecisa da una parte e razionalità fragile dall’altra. Visioni e impulsi primordiali inizialmente e facilmente associabili allo scrittore e allo scienziato. Ben presto tutto si contorce, quando entra in gioco la misteriosa ed eterea Zona, in grado di elaborare pensieri e sovvertire la natura secondo le proprie leggi indecifrabili, prima attraverso le analisi del controverso Stalker, afflitto da una consapevolezza di conoscenza armata di solitudine e impotenza mentale, poi mostrando un mondo post atomico, destinato a ripristinare un equilibrio perduto nel tempo e legato pesantemente ad un’anima terreste invisibile ma incredibilmente potente e onnipresente. L’uso dei colori, fuori dalla zona un bianco e nero che vira al seppia inchiostro mentre all’interno il colore c’è ma è mortificante, permette di esaltare frangenti claustrofobici, snervanti e armati di una riflessione umana disarmante, dove l’acqua, elemento naturale persistente nel film, si trasforma costantemente in specchio e pericolosa coltre catacombale per nascondere segreti. Pur mostrando elementi cardine del cinema fantascientifico, dalla figlia mutante dello Stalker allo scombussolamento degli elementi naturali come li conosciamo, questo film vuole entrare nel profondo dei pensieri dello spettatore, costretto inconsapevolmente a scegliere nei contorti e sempre accattivanti dibattiti tra i tre protagonisti da che parte stare e con quale dei tre trovare elementi affini. Un’amara consapevolezza sulla nostra illusione di scelta e libero arbitrio, figlia senza dubbio di un’epoca buia della storia e in particolare di quella della nazione dell’autore, inconsapevole ma sinistramente veggente di quanto avverrà solo qualche anno più tardi nel tristemente noto disastro di Disastro di Černobyl’ (lo spettro nucleare nel finale, è decisamente inquietante). Proprio per questo , il tutto appare come un sinistro monito, nella voce stanca e sofferente dello Stalker nei minuti finali:
“Il destino è fatto così. Così è la vita e così siamo noi. Se nella vita non ci fosse dolore, non sarebbe meglio. Sarebbe peggio. Perché allora non ci sarebbe la felicità … né la speranza!”
Un capolavoro assoluto, di tecnica ed estetica abbinate al pensiero spirituale più profondo associato al male di vivere … veramente oltre!! VALUTAZIONE 5/5
H.E.
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