TAKE CARE OF MAYA (2023) di Henry Roosevelt

Straziante, destabilizzante e sconvolgente. Queste le prime parole che tuonano nella mente durante e soprattutto a fine visione di TAKE CARE OF MAYA, uno dei documentari recenti più inquietanti e scioccanti.
L’opera segue le vicende legate a Maya, una ragazza che sin da bambina ha presentato dei disturbi fisici diagnosticati nel tempo nella patologia nota come ‘Complex regional pain syndrome’. Figlia di Jack e Beata Kowalski, Maya ha presentato dall’età di 9 anni distonia agli arti inferiori, lesioni cutanee e dolori cronici in tutto il corpo, in particolare l’addome. Dopo la diagnosi sopra citata, l’unica ‘cura’ possibile è utilizzare dosi ponderate e mirate di ketamina per indurre uno stato comatoso e ridurre dolori e lesioni. Quando nel 2016 l’uragano Matthew colpì duramente la Florida, Maya ebbe una crisi devastante, che costrinse i suoi genitori a portarla al pronto soccorso del Johns Hopkins All Children’s Hospital. Questo ospedale dimostrò sin da subito una evidente ignoranza nei confronti della patologia di Maya, convincendosi che la piccola soffrisse invece di la sindrome di Münchhausen. In pratica che tutto sia stato inventato da parte della piccola su forzature dei suoi genitori, in particolare della madre di Maya, in quanto infermiera di professione, Beata. Quando una dottoressa dell’ospedale, specializzata nell’abuso di minori, si convince che il tutto sia opera di Beata e che la malattia sia pura invenzione, finì per mettere Maya sotto custodia dello Stato e allontanando la bambina dai suoi genitori. Questo è solo l’inizio di un documentario aberrante su una cortocircuito estremo che finirà per trascinare in tragedia alcuni dei suoi protagonisti, in particolare la madre beata prima e ovviamente la piccola Maya, mettendo in luce un mostruoso meccanismo sanitario e politico devastante e che diventerà ben preso solo la punta di un iceberg gigantesco e ramificato in tutto il sistema sanitario americano. Senza voler spoilerare, il documentario toccherà vette disturbanti e scioccanti alla MOMMY DEAD AND DEAREST (al contrario però) e DEAR ZACHARY (elementi diversi ma altrettanto inquietanti), concentrandosi nell’ultima parte su elementi emotivi e sentimentali devastati e insanabili, scatenando rabbia, dolore e impotenza per quanto concerne verità e soprattutto giustizia.
TAKE CARE OF MAYA è un documentario che scatena, oltre quanto sopra descritto, una tristezza infinita e sconfinata, oltre alla paura estrema di finire per chiunque, nessuno escluso, in un vortice similare quello vissuto da Maya e la sua famiglia. Un’opera drammatica unica nel suo genere e fondamentale per scoperchiare un vaso di pandora terrificante celato sotto la superficie, apparentemente rassicurante infallibile, della sanità americana! VALUTAZIONE 4/5

H.E.

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