THE CANNIBAL CLUB (O Clube dos Canibais) del 2019 di Guto Parente

Il cinema brasiliano ha raggiunto un livello di qualità estetica e di contenuti oramai invidiabile. Sulla scia di un cinema horror, estremo e disturbante tipico del grande paese verde oro (basti citare alcuni titoli RECENTI come: AS BOAS MANEIRAS, MAL NOSSO, BOI NEON, TROPA DE ELITE, O LOBO ATRAS DA PORTA per capire di cosa stiamo scrivendo), eccoci al cospetto di un film straordinario, capace di graffiare la società dei potenti brasiliani con estrema intelligenza, associando questa ad un club di cannibali insaziabili della carne di più poveri e miserabili, realizzando così una satira politica brillante, ironica e bizzarra, non priva però di frangenti estremi, scioccanti e assai inquietanti.
Gilda e Octavio sono sue ricchi sposi inseriti in alto nella piramide della società brasiliana. I due si divertono a cambiare continuamente inservienti domestici nella loro lussuosa villa in riva al mare. Non prima però di averne abusato sessualmente e trasformato poi in succulenti filetti di carne alla brace. Octavio infatti è membro di un gruppo elitario della società brasiliana che fonde la fedeltà al gruppo sul cannibalismo. Qualcosa però romperà per sempre questo paradiso apparentemente idilliaco della coppia. Questo avviene quando Gilda diventerà testimone occasionale di un segreto del capo del club di cannibali. Dopo questa scoperta la vita della coppia ,felicemente sposata, rischierà di finire come i loro domestici ….. nella brace!
‘Noi non siamo assassini’ urla ad un certo punto della storia Octavio. Un’esclamazione provocatoria ed ironica che racchiude molto del pensiero politico, corrotto e famelico dei potenti delle società brasiliana, inconsapevoli assassini dalla fedina penale pulita grazie al dio denaro. Eventi shock e colpi di scena glaciali consentono alla pellicola di mantenersi su livelli di attenzione elevatissimi, confezionando un prodotto di satira e metafora di un male forse impossibile da estirpare nei piani alti della piramide brasiliana. Personaggi eccellenti (Gilda meriterebbe l’oscar dell’estremo mentre il capo del Club è di un grottesco esaltante), situazioni bizzarre affogate nel sangue e immerse nella carne, una sceneggiatura solida dove tutti i particolari, anche quelli apparentemente insignificanti disseminati lungo la pellicola, finiranno per fare capolino in maniera meravigliosa nell’ultima e bestiale parte finale. La quale risulterà quasi profetica di un vizio delle persone assetate, o meglio affamate, destinate irrimediabilmente e fatalmente dal rimanere loro stesse inghiottite dalla propria malsana ingordigia.
Una commedia horror nerissima, dalle potenti venature erotiche, dissacrante e bizzarra, capace di divertire, stupire e lasciare inorriditi allo stesso tempo. Il tutto impreziosito da una serie di dialoghi illuminati quanto stucchevoli che permetteranno di analizzare al meglio le diverse personalità, mai banali, presenti in questa perversa storia dell’orrore. Pellicola adorata, dal primo all’ultimo secondo! VALUTAZIONE 4/5


H.E.