THE KING TIDE (2024) di Christian Sparkes

Il Canada è, da sempre, terreno assai fertile per quanto concerne il cinema horror, riuscendo, da Cronenberg in poi, a regalare pellicole originali e fuori dai classici stilemi del genere. Il regista, come per i colleghi del Québec, ama addentrarsi nei territori e luoghi conosciuti, nei quali è cresciuto sin dall’infanzia. In questo caso la vasta provincia di Terranova, ed in particolare in una delle piccole isole dei suoi arcipelaghi. Luogo ideale per mostrare un micro mondo fondato su credenze, ideali e principi che non hanno nulla da spartire con il consumismo e arrivismo del mondo occidentale.
Il sindaco di un idilliaco villaggio isolano, dopo aver subito la grave perdita del figlio neonato, scopre una piccola imbarcazione spiaggiata sulla costa. Al suo interno una bambina dotata di poteri misteriosi. Cresciuta come sua figlia, dopo essere stata battezzata con il nome di Isla, questa finirà per creare ammirazione ma anche dissapori all’interno della comunità, tra chi la venera come una divinità e chi vorrebbe cacciare dall’isola questa misteriosa bambina …
Atmosfere folk alla THE WICKER MAN mescolate ad ansiogene visioni mistificatrici alla THE WONDER, sono le basi per questo film che sfrutta al meglio la piccola e crepuscolare isola di pescatori, i quali hanno voltato le spalle al mondo tecnologico, stile THE VILLAGE, per abbracciare visioni alla JUG FACE (altra sicura fonte d’ispirazione per questo film). Ben presto la forza soprannaturale di Isla, ampiamente venerata e quotidianamente ringraziata da chi ha usufruito dei suoi benefici (contro le malattie, carestie e persino morte), finirà per essere demonizzata e usata egoisticamente per compiere qualsiasi azione, anche la più perfida e malvagia, soprattutto quando i suoi poteri non saranno più scontati e gratuiti per la comunità..
Un dramma sovrannaturale, crepuscolare e psicologico con la forza di thriller estremo, che ha nel suo colpo di coda il pezzo forte, in quanto inatteso, dell’intera pellicola. Questa infatti crea, per oltre 90 minuti, con sapienza e senza frenesia, il terreno ideale per evolvere in un finale degno dei migliori film sulle sette invasate e auto distruttive. Un piccolo nuovo gioiello del cinema horror indipendente! Da vedere e … ‘many thanks to Isla’!! VALUTAZIONE 4/5

H.E.

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