THE ORDER (2024) di Justin Kurzel

THE TURNER DIARIES, un romanzo del 1978 di William Luther Pierce III, è considerata una delle bibbie del suprematismo bianco e neo nazismo americano. Oltre ad essere tristemente celebre per aver ispirato il più grande attentato terroristico interno agli Stati Uniti D’America, la bomba esplosa a Oklaoma City nel 1995 (dove morirono 168 persone), ha rappresentato (come scopriremo in questo film) le fondamenta di uno dei più estremi gruppi di suprematisti bianchi americani (denominato The Order) capeggiati da Bob Mathews, che imperversò nei primi anni ’80 nello stato di Washington e dintorni, compiendo brutali esecuzioni, attentati e roboanti rapine, in nome della razza bianca e con l’intento di scatenare una rivoluzione armata contro lo stato centrale.
Justin Kurzel, celebre regista australiano bravissimo nel far riemergere eventi di cronaca nera torbidi e feroci (ved. l’indimenticabile SNOWTOWN ed il recente NITRAM), abbandona la terra natia per raccontare una storia americana, trasformata dai neo nazisti e suprematisti bianchi odierni come vera leggenda da culto per le proprie malsane ragioni politiche.
Per oltre un anno, una serie di audaci rapine in banca e furti di auto blindate in pieno giorno lasciano le forze dell’ordine sconcertate e il pubblico in preda al panico in tutto il Pacifico nord-occidentale. Mentre gli attacchi diventano sempre più violenti, l’agente dell’FBI Terry Husk si convince che le rapine sono opera di terroristi interni che pianificano di usare il bottino per finanziare una rivolta armata contro il governo degli Stati Uniti …
Da AMERICAN HISTORY X ai più recenti SOFT & QUIET e THE STANDOFF AT SPARROW CREEK (solo per citarne alcuni anche diversi tra loro), il cinema non si è mai tirato indietro per mostrare uno dei lati più oscuri dell’America democratica. Justin Kurzel tratta con i guanti, attraverso una ricostruzione storica maniacale (che si basa sul libro The Silent Brotherhood di Kevin Flynn e Gary Gerhardt), un argomento molto delicato in America, che sopravvive sottotraccia e che ha dimostrato, come scritto sopra, quanto sia pericoloso quando emerge in superficie. THE ORDER è un crime movie ad ampio respiro, che intreccia brillantemente storie personali, di tutti i protagonisti coinvolti (agenti dell’FBI e i diversi componenti e figure di spicco dell’organizzazione estrema con a capo Bob Mathews), immergendo lo spettatore nelle atmosfere più cupe e crude degli anni ’80. Sullo sfondo un male invisibile ma onnipresente, silenzioso e al tempo stesso assordante, che striscia e segna in maniera indelebile cacciatori e prede. Forte di due convincenti prove da parte dei due attori principali (Jude Law nei panni dell’agente FBI Terry Husk e Nicholas Hoult in quelli di Bob), di musiche sempre ansiogene ad opera del fratello Jed Kurzel e di una storia che sa colpire forte quando serve, THE ORDER è un thriller, ricchissimo di azione e frangenti drammatici, che non lascia scampo e speranza, mostrando quando alcune idee estreme faticano ad essere sepolte e dimenticate nella storia, finendo per creare radici impossibili da estirpare. Forse per il tema trattato (trattasi di storia vera, per quanto romanzata) o per il genere (crime thriller a stelle e strisce) abusato, questa pellicola rischia di passare inosservata al grande pubblico. Sarebbe un errore e un peccato, perché questa è una delle opere recenti più riuscite e coinvolgenti (120 minuti che letteralmente volano) sul tema suprematisti bianchi e neo nazisti americani. Vedere per … credere! VALUTAZIONE 4/5

H.E.

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