“Ma …. vogliamo tutti ciò che non abbiamo”.
Forse, una piccola epoca d’oro del genere horror estremo è passata sotto i nostri occhi e non ce ne siamo accorti. Nella prima metà del decennio scorso una serie di horror psicologici al femminile ha aperto nuovi orizzonti estremi e regalato delle vere e proprie perle horror, entrate alcune di prepotenza nell’immaginario collettivo. EXCESS FLESH, STARRY EYES, EAT, EXCISION, SUN CHOKE e TRUE LOVE WAYS, solo per citare alcuni titoli, hanno avuto come comune denominatore l’ossessione estrema di una ragazza, per successo, bellezza estetica e libertà femminile. Sulla scia di quel filone, basandosi su un riuscitissimo cortometraggio omonimo del 2016 e con la medesima protagonista (Najarra Townsend, indimenticabile protagonista di CONTRACTED, altra perla da affiancare ai titoli sopra citati), Jill Gevargizian sforna un film ricco di tormentati disturbi mentali al femminile, destinati a sfociare inevitabilmente nella violenza più feroce e scioccante.
Claire è una parrucchiera solitaria che segretamente uccide e ‘scalpa’ le sue clienti. Quando Olivia, una sua cliente abituale, commette l’errore di chiedere a Claire di pettinarle i capelli per il suo matrimonio, questa diventa pericolosamente ossessionata dalla sua figura, trascinando la sua sanità mentale verso un abisso dalle conseguenze sempre più tragiche e sanguinose ….
Questo film, caratterizzato da un avvolgente fotografia dalle forti cromature autunnali (che richiama alla memoria opere di pittori del calibro di Thomas Moran e Gustav Klimt), ruota costantemente e vertiginosamente sulla figura solitaria di Claire, una donna bella e misteriosa quanto letale, la quale per colmare il vuoto della sua triste vita, vira verso picchi di violenza inaudita. Se lo scopo evidente è ‘catturare’ la felicità delle sue clienti, attraverso i loro capelli scuoiati, dentro nella sua anima si nasconde un male ancora più oscuro e psicologicamente lacerante, impossibile da guarire. Da lodare l’estetica macabra quanto affascinante del suo rifugio, una tana estrema che richiama alla memoria altri luoghi simili visionati in THE SILENCE OF THE LAMBS e MANIAC, dove gli indimenticabili serial killer condividono con Claire una incontrollabile passione scuoiatrice. Se regia, musica, scene estreme e succitata protagonista risultano quanto mai azzeccate, non si può dire dei personaggi di contorno. Se le presenze maschili sono solo macchiette quasi del tutto inesistenti, quelle femminili, attrici in particolare, non riescono a lasciare il segno, troppo passive e poco incisive nella storyline principale. Pezzo forte del film è sicuramente il finale, una chiusura che esaspera al meglio la follia scotennatrice della protagonista. Un horror psicologico, estremo, decisamente niente male! Consigliato!! VALUTAZIONE 3.5/5
H.E.
Link: INSTAGRAM FACEBOOK LETTERBOXD IMDb TRAILER