WATCHER (2022) di Chloe Okuno

Il lungometraggio d’esordio di Chloe Onuko (VHS 94), pur attingendo a piene mani da grandi classici come LA FINESTRA SUL CORTILE e L’INQUILINO DEL TERZO PIANO, riesce a trasmettere tensione, ansia e paranoia senza scivolare nella banalità, senza fare copia incolla dei classici citati, considerato inoltre che la sceneggiatura non brilla proprio di originalità. Sarà infatti l’atmosfera che avvolge la protagonista (complice l’ambientazione rumena), interpretata dalla sempre più iconica, per il genere horror, Maika Monroe (IT FOLLOWS), a canalizzare e convogliare tutte le sensazioni negative e sgradevoli che pervadono il film, come ad esempio l’inadeguatezza e le insicurezze quando si è costretti a vivere in un luogo straniero e non proprio consono all’integrazione, come il contesto urbano creato ad arte dalla regista americana.
Bucarest, Romania. Mentre un serial killer di donne si aggira per la città, Julia, una giovane attrice che si è appena trasferita in città con suo marito, causa nuovo lavoro di quest’ultimo, nota un misterioso sconosciuto che la osserva dal palazzo di fronte …..
Chloe Okuno è senza dubbio un nome da segnare sul taccuino estremo per i prossimi anni. WATCHER è girato in maniera maniacale, sia per l’estetica claustrofobica e ansiogena, che per una tensione onnipresente destinata a salire vertiginosamente man mano che si avanza nella storia. Nulla è lasciato al caso, in quanto, pur sorreggendosi su un soggetto poco originale, i vari indizi disseminati nella prima parte torneranno prepotentemente nella seconda, spingendo un thriller psicologico di puro stampo hitchcockiano in un horror dei nuovi anni ’20 asciutto, secco e piacevolmente estremo, con tanto di gore (il serial killer ama decapitare le vittime), sangue e violenza gratuita. Punto cruciale e fondamentale di questo thriller, è sicuramente la messa a fuoco del disagio causato da vicini spioni, stalker e invadenti, destinati a condizionare in maniera indelebile il comportamento della vittima di turno.
A rendere credibile e affascinante il serial killer di turno sarà l’alone di mistero che lo pervade, destinato a crescere in maniera inquietante nel finale. Forse l’ultimissimo atto, non troppo cinico, prova a mescolare nuovamente le arte, finendo però per non stupire come avrebbe potuto viste le premesse.
In conclusione, pur non brillando di originalità (ahimè, merce sempre più rara), WATCHER rimane una visione più che gradita e che regala emozioni estreme al momento giusto.
Un nuovo thriller psicologico assai meritevole di visione!! VALUTAZIONE 3,5/5

H.E.

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