ANIMALADA (2001) di Sergio Bizzio

Un uomo, una pecora….ed è complicato! Questa recita la cover e racchiude tanto di quello che ci aspetta durante la visione di ANIMALADA, pellicola argentina che segna l’esordio di Sergio Bizzio. Per fortuna ci sta tantissima carne al fuoco in questo film decisamente anomalo, che si ricollega allo spirito e tematiche uomo-animale di ANIMAL LOVE di Ulrich Seidl e anche del leggendario VASE DE NOCES (Thierry Zéno). Rendere accattivante una pellicola che tratta la zoofilia, senza cadere nel trash è un’impresa ardua e Bizzio ci riesce alla grande. Il film segue le vicende di Alberto, un ricco ranchero argentino che un giorno inizia a nutrire un affetto sempre più insistente e morboso nei confronti di una pecora, battezzata Fanny. Una notte Alberto sorpassa il confine del lecito e finisce per consumare un rapporto completo con la pecora. Quando uno dei suoi dipendenti, dopo una serata in bianco ed ubriaco, finirà anch’egli per nutrire un affetto particolare nei confronti della pecora Fanny e scoperto da Alberto, quest’ultimo, accecato dalla gelosia e rabbia, finirà per ucciderlo brutalmente davanti agli cocchi della moglie. Questo evento nefasto scatenerà una serie di eventi a cascata che destinerà Alberto, familiari e non solo ad un’autodistruzione inevitabile…………
Quanto scritto sopra sono gli eventi solo della prima mezz’ora, il resto sono 60 minuto di delirio, zoofilia senza freni, omicidi efferati e discesa nella follia assoluta da parte di Alberto, accecato dalla gelosia umana e …. animale!
Se la pecora merita un oscar, a volte sembra proprio recitare, il merito della buona riuscita della pellicola è di Alberto, interpretato da Carlos Roffé, strepitoso nel rendere accettabile un amore impossibile tra un uomo ed una pecora.
Dopo il loro primo rapporto, Alberto confessa alla sua Fanny che il sesso non è importante, ma quello che conta in una coppia è l’amore. E l’allucinato Alberto ci crede con tutte le sue forze, in quanto mette l’amore tra lui e la pecora davanti a tutto, anche a moglie e figli.
I dialoghi di Alberto con la pecora Fanny (il matrimonio immortalato nella cover è di un grottesco esagerato) sono uno spasso incredibile, di una ironia nerissima e brillante difficile da trovare in film perversi ed abominevoli come questo, ma anche in commedie nere o similari.
Una commedia particolare e bizzarra, con inaspettate parti drammatiche e violente (alcuni omicidi sono inaspettatamente efferati). Il finale lascia una porta aperta ad altre diavolerie, in puro stile argentino.
ANIMALADA è una pellicola frizzante e divertente anche se obiettivamente malata e perversa. Chapeau Bizzio e complimenti! VALUTAZIONE 3,5/10

H.E.