DESPERATE LIVING (NUOVO PUNK STORY) del 1977 di John Waters

Trash, di qualità, all’ennesima potenza. Il quinto lungometraggio del re del trash mondiale, Mr. John Waters, è un una favola nera e satira irriverente sopra le righe sul conflitto eterno tra le classi sociali americane, immerse per l’occasione in un universo immaginario che sembra un paese delle meraviglie ma …. dell’eccesso e del disgusto.
Peggy Grave è una ricca casalinga, nevrotica e schizofrenica, che uccide suo marito con l’aiuto della sua cameriera Grizelda, una donna di colore ladra e in sovrappeso. Le due, braccate (si fa per dire) dalla polizia scappano, finendo a Mortville, una ‘città’ fatiscente e multicolore, basate su regole surreali, che offre rifugio ai criminali della peggior specie, con a capo la folle e tirannica regina Carlotta. Le due vengono inizialmente ospitate nella baracca della ex lottatrice lesbica Mole e della sua amante maggiorata e assassina. Il caos però regna sovrano, soprattutto quando la figlia della regina esce dalle stanze reali per incontrare il suo amato, il quale finisce fucilato dalle guardie della regina madre. Quando la principessa, in fuga dalla madre, troverà rifugio nella baracca di Mole, la quale nel frattempo vince alla lotteria grazie ad un biglietto barattato con Peggy, per questo gruppo variopinti di criminali e reietti inizieranno i guai seri, costringendoli però ad una ribellione inevitabile nei confronti della regina Carlotta ….. <br>Sin dai titoli di testa, con un topo vero servito per pranzo, DESPERATE LIVING accelera senza mai frenare sulle strade del trash, del marcio, del grottesco e del politicamente scorretto. Tra balletti shock, personaggi fuori dall’ordinario, evirazioni, fallo plastica, sesso goliardico, morti violente, cibo spazzatura e dialoghi non sense ma sempre esilaranti, il disgusto con il sorriso stampato in faccia è servito. Se ribellione al potere della regina Carlotta dev’essere, allora questa deve essere eccessiva e feroce quanto, se non di più, delle angherie subite in precedenza (la camminata all’indietro imposta dalla regina è da oscar) da questo gruppo variopinto e schizzato di reietti e criminali.
Una commedia nera e grottesca che profuma di merda e favola nera, in quanto la pazza ed esaurita, dal mondo perfetto e borghese nel quale è cresciuta, Peggy Grave (una fantastica Mink Stole), riuscirà a trasformarsi egregiamente da donna in fuga a strega malefica assetata di potere, schifata dai reietti disumani e disperati che la circondano. A malincuore nella pellicola non troviamo Divine, celebre feticcio e icona del cinema di Waters, all’epoca alle prese con un’opera teatrale che impedì il suo coinvolgimento in questa delirante black comedy.
DESPERATE LIVING (‘Nuovo punk story’ il titolo italiano, come sempre ‘azzeccatissimo’) è una delle pellicole ancora oggi più amate (dal popolo estremo soprattutto) del regista di Baltimora, fantastico ancora una volta nel massacrare con il suo stile inconfondibile i valori sacri e fondatori della civile società’ americana, perbenista e perfetta solo in superficie! Una bomba impazzita favolosamente trash!! VALUTAZIONE 4,5/5