QUELLI DELLA CALIBRO 38 (COLT 38 SPECIAL SQUAD) del 1976 di Massimo Dallamano

L’ultimo film di Massimo Dallamano (venuto mancare in un incidente stradale proprio alla fine delle riprese), regista di genere tra i più significativi e influenti del nostro cinema (oltre ad essere in precedenza direttore della fotografia della primi due capitoli della trilogia del dollaro di Sergio Leone), è uno dei polizieschi più estremi, violenti e spettacolari dell’epoca. Se non siamo ai livelli dei must del genere come MILANO CALIBRO 9 e MILANO ODIA: LA POLIZIA NON PUO’ SPARARE, poco ci manca. Azioni al cardiopalma e scontri feroci a base di sangue, piombo e dinamite, saranno alternati ad un’aspra contrapposizione psicologica tra i due antagonisti di turno, un duello criminale-poliziotto che farà scuola. Nelle campagne nei pressi di Torino, durante una retata il commissario, nel corso di una sparatoria, uccide il fratello del pericoloso criminale soprannominato ‘il Marsigliese’. Questo, non aspetta molto per vendicarsi e dopo qualche settimana uccide senza pietà la moglie di Vanni davanti agli occhi del figli di quest’ultimo. Sulla spinta di questa ascesa criminale, Vanni, in maniera non ufficiale, viene messo a capo di una squadra speciale di quattro poliziotti ben addestrati e armati di calibro 38. Dopo mesi di silenzio, la figura del Marsigliese torna prepotentemente sulla scena, dopo un’evasione spettacolare di uno dei suoi uomini e soprattutto dopo una rapina di ung grosso quantitativo di dinamite. Mentre su Torino sembra piombata in uno stato di guerriglia, a seguito di diversi attacchi dinamitardi, lo scontro tra Vanni e il Marsigliese, oltre ad essere sempre più cruento, sembra oramai inevitabile ….Sulle note e composizioni di un gigante della musica italiana come Stelvio Cipriani, siamo sin da subito catturati dal ritmo serrato, dalle scene shock (alcune degne dei migliori horror dell’epoca, con corpi dilaniati e morti violentissime) e soprattutto dalle figure potentissime dei protagonisti, primari e secondari. Senza dubbio quella del Marsigliese, interpretato dal leggendario Ivan Rassimov rimane quella più magnetica di tutta la pellicola, un mix di cinismo e sadismo criminale tra i più feroci del cinema italiano dell’epoca. Ottime le scene d’azione e quelle con protagonista la dinamite (dove purtroppo i riferimenti alle stragi terroristiche come quella di Strage di piazza Fontana a Milano sono fin troppo evidenti), senza tralasciare quelle sotto trame afferenti i ragazzi della squadra speciale e della ragazza amica della banda del Marsigliese. Da citare infine la presenza di Grace Jones nei panni di una cantante del Night Club, un cameo di livello per un film estremo e italiano da visione obbligatoria! VALUTAZIONE 4,5/5

H.E.

Links: FACEBOOK INSTAGRAM LETTERBOXD IMDb TRAILER