GIRL IN THE BOX (2016) di Stephen Kemp

ATT.NE CONTIENE SPOILER
Film dal taglio televisivo che narra la vera e raccapricciante storia di Collen Stan. Una ragazza rapita in California nel 1977 da Cameron Hooker e sua moglie Janice, tenuta prigioniera e costretta a vivere come una schiava rinchiusa in una scatola (una vera e propria bara) 23 ore al giorno, per quasi sette anni prima di riuscire a liberarsi dai suoi aguzzini.
Il film evita di mostrare visivamente torture di solito avvezze a film gore o japan BDSM (nonostante il bondage, come si evincerà durante la visione, finirà per diventare uno dei cardini della sottomissione mentale e fisica di Collen), prediligendo virare sulla parte psicologica e drammatica della vicenda, mostrando la debolezza mentale di Collen, allora ventenne e molto ingenua, costretta a subire passivamente le torture a lei inflitte (frustate e umiliazioni di ogni genere). Se la regia appare spesso troppo semplice e preoccupata a non mostrare mai violenza fisica estrema o nudità, a reggere alla grande la storia, fedele a quella originale per quanto possibile concentrare in 90 minuti sette lunghi anni, sono i tre attori protagonisti. Hooker (Zane Holtz), l’anima nera della storia e burattinaio sadico, spudorato e amante della sottomissione ai massimi livelli, Janice (Zelda Williams figlia del celebre Robin), moglie obbediente ma destinata alla lunga a cedere alla volontà della sua fede, ed infine la schiava e prigioniera Collen (Addison Timlin), perfetta nel ruolo di pecorella smarrita e facilmente soggiogabile mentalmente. A rendere incredibile la storia sono gli eventi che porteranno dopo alcuni anni di prigionia di Collen. Janine resterà incinta e sua figlia crescerà vedendo questa ragazza lavorare come una schiava e finendo ogni sera all’interno della sua scatola. Hooker e Janine convinsero Collen di appartenere ad una fantomatica compagnia avvezza all’utilizzo di schiavi e bondage, ramificata in tutto il paese ed alla quale dovevano obbedire anche loro. L’evento più sorprendente di questa terrificante storia è stato il ritorno a casa (immortalato da una foto celebre con i veri protagonisti) di Collen accompagnata da Hoover dopo alcuni anni di prigionia (secondo lui l’incontro è stato consentito gentilmente e con fatica dalla misteriosa ‘compagnia’). Incontro nel quale Hoover si presentò come il suo fidanzato ai suoi familiari. Se l’inizio del film metterà subito in chiaro la ferocia e follia di Hooker (lui e Janine stanno occultando il cadavere di una ragazza), la parte finale racconta gli eventi che porteranno alla liberazione di Collen in maniera troppo frettolosa e tralasciando particolari importanti e fondamentali della storia vera (facilmente recuperabile online).
THE GIRL IN THE BOX è una delle storie americane vere più incredibile e terribili di sempre, ispiratrice suo malgrado di numerosi romanzi, film e serie tv degli ultimi trent’anni. Questo film non colpisce allo stomaco come avrebbe potuto (mostrare la violenza fisica ne avrebbe giovato sicuramente), forse perché limitato dal pubblico al quale è stato destinato inizialmente (film prodotto dal canale Tv LIFETIME). Nonostante i limiti sopra descritti, la pellicola cattura la nostra attenzione quanto basta e merita senza dubbio la visione, merito prima di tutto di un soggetto tra i più potenti di sempre (le didascalie finali chiariranno cosa riserverà la vita dopo il 1984 ai tre protagonisti) VALUTAZIONE 7,5/10

 

H.E.