A YOUNG MAN WITH HIGH POTENTIAL (2019) di Linus de Paoli Scritto il Giugno 3, 2019Gennaio 31, 2020 Facebook Un horror estremo tedesco dal sapore noir e crime ma non solo, in quanto il continuo saltellare da un genere all’altro finirà per creare una felice confusione ed allo stesso tempo curiosità morbosa, soprattutto per sapere quale piega prenderà questa strampalata storia apparentemente semplice.Piet studia informatica, si occupa di sicurezza del web ed è tanto intelligente quanto sessualmente imbranato. Quando realizza che i suoi sentimenti per la compagna Klara non sono ricambiati, Piet si sente ferito e, dopo aver provato su di sé gli effetti dei sonniferi, droga la ragazza con conseguenze inaspettate …….Regia pulita e per buona parte asettica, resa interessante sin dai primi minuti con la presenza di Amanda Plummer, nei panni di un’investigatrice privata. Il cambio di rotta avviene verso metà pellicola, virando decisa sull’estremo e sul macabro ironico, con tanto di gore e situazioni deliranti ed al limite del possibile. Il cuore del film poteva essere benissimo un cortometraggio, dilungato per l’occasione da personaggi bizzarri (la sopracitata Plummer ma non solo) e situazioni in linea con i nostri tempi, esempio chat erotiche e parafilie sessuali e comportamentali sempre più presenti nella nostra società contemporanea. Se la regia è più che buona, con una fotografia di livello costellata da cromature degne dei migliori neo horror moderni, forse manca la sterzata ed il colpo di scena shock nella parte finale, dove l’attesa per qualcosa di imprevedibile, considerati le interviste ai conoscenti di Piet ed i numerosi flashback presenti, finirà per rimanere tale. Un horror estremo allucinato e straniante, che si mantiene tale grazie al suo protagonista nerd, poco incline ai rapporti umani, contorti nella sua mente per un’eccessiva e continua immersione nel mondo dei social, delle chat e dell’universo virtuale in generale. Effetti speciali tradizionali impeccabili, con make up e arte delle macellazione degna del cannibale di Marian Dora (siamo pur sempre in Germania) che premiano non poco questa pellicola indipendente. Con un finale diverso e più corposo, questo strano horror psicologico e allucinante poteva finire nella lista dei migliori film estremi dell’anno. Un quasi filmone! VALUTAZIONE 3/5 H.E.