ASSASSINATION NATION (2018) di Sam Levinson

“Puoi uccidermi …. ma non puoi ucciderci tutte” …. femminismo estremo 3.0 in questo nuovo horror USA.
Sulla scia della saga di THE PURGE. ecco un horror thriller che mostra, come non mai, i pericoli della rete e dei social network, amplificati ed esasperati quando le cronologie private, con annessi dati personali, finiscono senza filtro alcuno per diventare di dominio pubblico ed alla mercé di tutti. Trasformando di conseguenza tutti, nessuno escluso, in belve sanguinarie.
La studentessa delle scuole superiori Lily assieme al suo gruppo di amiche vive in una confusione di testi, post, selfie e chat, proprio come il resto del mondo. Quindi, quando un hacker anonimo inizia a pubblicare i dettagli delle vite private di tutti nella loro piccola città, il risultato è un’assoluta follia lasciando Lily e le sue amiche a chiedersi se vivranno tutta la notte, in quanto accusate di essere loro le artefici di tutto …..
Dopo un inizio scoppiettante, con una sigla che promette fuoco e fiamme estreme, siamo catapultati in un dramma social e mediatico che mette a ‘nudo’ gli orientamenti sessuali reali di un sindaco in apparenza omofobo, accuse pesanti di pedofili ad un professore e diverse ragazze libertine mostrate al mondo intero senza veli e barriere sessuali. Causa di tutto ciò un misterioso hacker, capace di divulgare senza freni tutte le foto ed informazioni più segrete nascoste nei PC e negli smartphone di ognuno, nessuno escluso.
Lily, la protagonista, si troverà a discutere con i suoi genitori di conflitti generazionali banali a lottare per la propria vita, in maniera eccessiva e poco veritiera, in quanto da esile ragazza diventerà un’arma umana letale stile Navy Seals. Sorvolando su situazioni estreme paradossali, il film cambia passo proprio al momento giusto, in quanto per quasi un’ora non accelera mai e sembra non decollare mai, in quanto si fatica non poco a capire in quale direzione vuole andare la storia.
Per nostra fortuna l’ultima parte non lesina in violenza, sangue e colpi di scena, regalando proprio nel”ultimo minuto la rivelazione più sorprendente della pellicola, con una risposta talmente banale ma che risponde al meglio sulla generazione hi-tech del nuovo millennio.
Lontani anni luce dai film giapponesi anni ’70 elogiati ed omaggiati nella pellicola, ASSASSINATION NATION, pur rimanendo confinato nell’horror americano alla THE PURGE di nuova generazione, sorprende per le numerose tematiche attuali trattate, afferenti la privacy, sempre più difficile nell’era digitale, ed i pericoli che affliggono chi abusa troppo di social network, eccedendo nell’uso smisurato di selfie, social network e condivisioni selvagge. A dir poco frizzante la contrapposizione ‘femministe vs resto del mondo’ nell’atto finale. Niente di eclatante o sorprendente, però nemmeno da catalogare nella zona cestino. Un horror estremo gradevole e piacevolmente cattivo! VALUTAZIONE 7/10

 

H.E.