BIRDBOY: The Forgotten Children (Psiconautas, los niños olvidados) del 2015 di Alberto Vázquez & Pedro Rivero

 

Il cinema spagnolo stupisce ancora, questa volta con un film d’animazione fenomenale sotto tutti i punti di vista. Una favola nera costellata da essere antropomorfi che prende spunto dal corto BIRDBOY e dalla graphic novel PSICONAUTAS, ad opera entrambi degli stessi registi di questo lungometraggio. Il film dura solo 76 minuti, ma la complessità e l’articolazione della storia sono alquanto impegnative e sicuramente poco avvezze per un pubblico di minori. La violenza mostrata colpisce forte, mai quanto la struttura narrativa che necessita la massima attenzione per non perdersi nei meandri oscuri, surreali e fantastici di questa storia carica di pessimismo e malvagità purtroppo specchio di quanto accade nel mondo reale. Storie fantastiche similitudini di vita reale, dove il male fatica a mostrarsi ma esiste e non esita a colpire duramente quando abbassiamo la guardia. L’isola, il luogo dove questa storia è stata ambientata, era una volta una comunità tranquilla di pescatori con un ambiente incontaminato. Birdman, il padre di Birdboy, si occupava del faro che guidava le barche da pesca. Un giorno è stata costruita una fabbrica e molti isolani sono andati a lavorare lì. Ma un giorno la fabbrica esplose, devastando gran parte dell’isola e uccidendo tutti i pesci. La parte distrutta dell’isola è diventata un’enorme discarica. Birdman, dopo l’esplosione, Birdman ha iniziato a volare intorno ed all’interno dell’isola misteriosamente, al punto che la polizia arrivò a credere che stesse trafficando droghe. Alla fine lo uccisero, ma la sua borsa conteneva in realtà strane ghiande dorate. Il figlio Birdboy nel frattempo finì per essere posseduto da un orribile demonio, costringendolo così a vivere da solo. Birdboy riesce a controllare il demone usando droghe acquistate da Zaccaria, un maialino che possiede una barca da pesca ed un pappagallo. Dinky, una ‘topolina’, acquista anche lei delle pillole dal maialino Zaccaria ed è molto amica di Birdboy, ma lui la spinge via a causa del demone che vive dentro di lui. Entrambi, Birdboy e Dinky, vogliono fuggire dall’isola, ma la strada per sfuggire al loro destino appare lontana e piena di pericoli e difficoltà….
Un film sull’adolescenza, mostrata però con tutte le sue negatività, paure e pessimismo cosmico che la pervadono, dove la fiducia negli adulti finirà per sbriciolarsi inevitabilmente ad ogni confronto e scontro. Un horror fantasy che mette parecchia ansia e lascia smarriti in più di un’occasione, nonostante alcune piccole fiammelle di speranza sparse qua e là lungo il film. Personaggi antropomorfi incredibili (i topi della discarica memorabili), spesso disadattati e miserabili, costretti per sopravvivere a tristissime lotte e guerre tra poveri. A colpire sono soprattutto la stupidità e l’ignoranza delle forze dell’ordine e degli adulti, colpevoli più di tutti della degenerazione e abbraccio al male nei quali è sprofondata l’isola, parallelismo e metafora senza troppi veli del nostro presente. Tecnica d’animazione superlativa, in particolare quando il mostro alato dentro di Birdboy prende vita, musiche bellissime ma tristissime, ed una storia, è bene ripetersi, che merita elogi senza fine, in quanto originale (merce sempre più rara) e brillante come pochissime altre pellicole in epoca recente, non solo d’animazione. Un grandissimo film destinato a diventare un cult assoluto del genere! Da vedere per scoprire un nuovo mondo, oscuro, malvagio e maledettamente intrigante! VALUTAZIONE 9/10

 

H.E.