Se da una parte il debutto cinematografico di Wes Anderson può apparire acerbo a prima vista, dall’altra è un’esplosione rarissima di genuinità e anarchia bizzarra, che ha trovato negli anni ’90 terreno fertile e periodo storico perfetto per quanto concerne il cinema indipendente più sperimentale e libero da vincoli. BOTTLE ROCKET (‘Un colpo da dilettanti’ il titolo italiano) ha le sue radici nel cortometraggio omonimo del 1992 di Anderson, realizzato assieme a Owen WIlson (autore della sceneggiatura anche del lungometraggio), qui al suo debutto come attore assieme al fratello Luke, anch’egli debuttante (nel film sarà presente anche il terzo fratello Andrew). Uscito da un istituto psichiatrico, Anthony si unisce a Dignan, un tipo fuori di testa, per fare una rapina. Questa servirà soprattutto per sistemare i due non solo economicamente ma anche per la propria, scarsa, autostima personale. Il sogno di Dignan sarà quello di fare però un colpo grosso e clamoroso, memore dei suoi ‘trascorsi’ con una pericolosa banda di strada. Ai due si aggiungerà anche Bob, un ricco figlio di papà continuamente preso in giro dal fratello maggiore ed aggregato alla ‘banda’ come autista, che li seguirà in lungo e articolato viaggio ‘on the road’ lungo alberghi poco stellati e incontri balordi ……Pellicola selvaggia, imprevedibile e senza testa e ne coda, che riesce a fare centro grazie ad una serie di personaggi incredibili e grotteschi (DIgnan, ANthony ma non solo), dialoghi fulminanti, situazioni bizzarre, bugie e rapine demenziali, destinate ad incasinare ancora di più i nostri ‘criminali’ per caso. Non vi è logica alcuna nelle loro azioni (basti vedere i fuochi d’artificio sparati sempre verso il centro della terra) e dei loro ‘amici’, compreso un roccioso James Caan nei panni di un capo senza peli sulla lingua. Tra amori adolescenziali (memorabile i dialoghi a tre tra Anthony, la peruviana ed il traduttore improvvisato), situazioni al limite del trash (i cerotti al naso 😀 ) scazzottate e fughe assurde, la pellicola scorre a meraviglia, fino ad arrivare alla parte finale, vero pezzo forte, ovvero la tanto desiderata rapina del secolo. Un delirio assurdo di confusione ed improvvisazione destinata al disastro più assoluto. Una commedia grottesca e divertente come poche altre, da vedere e rivedere per godere al massimo della genuina e goliardica genialità di Anderson e Owen Wilson al loro folgorante esordio sul grande schermo! Perla! VALUTAZIONE 3,5/5
H.E.