Mentre oltreoceano uscivano a valanga film con pupazzi gommosi e case infestate, ed in Francia, e non solo, spopolava IL TEMPO DELLE MELE, mieloso film sull’adolescenza, in Germania (Ovest) vedeva la luce un film destinato a divenire un piccolo cult nel paese teutonico per tutti gli appassionati del genere più estremo e controverso, con protagonista un’allora minorenne Désirée Nosbusch.
Germania. Simone è una sedicenne perdutamente innamorata del suo idolo musicale R. Non va a scuola, passa ore e ore a ascoltare la sua musica con il suo walkman e ad inviargli, con tenacia, lettere d’amore, senza ottenere risposta. Un giorno scappa di casa col preciso intento di conoscerlo.Giunta nei pressi degli studi televisivi dove sta per esibirsi il suo idolo, riesce finalmente a conoscerlo. Purtroppo per lei R è lontano anni luce dal mito tanto idolatrato fino a quel momento…..
Un film strepitoso, con musiche ed atmosfere anni ’80, di un’eleganza unica ed affascinante che appare, inizialmente, come un qualsiasi teen movie di fantasie adolescenziali di una minorenne sognatrice, ma siamo, per fortuna, completamente fuori strada. DER FAN cresce lentamentamente per sfociare nella frenetica passione morbosa dell’amore ad ogni costo, quello possessivo, geloso e naturalmente malato, dove la violenza estrema appare l’unica soluzione per essere felici. Dopo un’ora circa, costruita nell’alimentare questa pericolosa ossessione morbosa, il regista Schmidt ci regala una mezz’ora finale strepitosa e feroce, dove il connubio amore-follia raggiunge livelli elevatissimi, colpendo lo spettatore con un ulteriore colpo di scena nel finalissimo che eleva questa pellicola tedesca a fillmone ed oggetto di culto. Imperdibile. VALUTAZIONE 9/10
H.E.