Anche il 2018, giunto oramai alla conclusione, è stato un anno ricco di pellicole estreme, weird e drammatiche a tinte forti, destinate ad emozionarci e stupire non poco. Dal gore più becero e feroce al dramma (dis)umano più doloroso, non è mancato proprio nulla. A malincuore sono rimasti fuori diversi titoli di assoluto valore da questa anomala e pseudo classifica (che rispecchia al meglio lo spirito estremo di HorrorEstremo) dedicata alle pellicole estreme che più mi hanno emozionato, postate nella pagina facebook e meritevoli pertanto di essere citate e lodate a fine 2018 (Ved. la ‘sezione foto’). Oltre ai 18 film citati ci sono 3 extra speciali, dedicati ai migliori titoli delle categorie ‘serie estreme‘, ‘animazione estrema‘ , ‘documentari‘ e cortometraggi.
Ecco di seguito la classifica 2018 di HorrorEstremo + n. 3 Extras
1) FIRST REFORMED di Paul Schrader
Passati i settant’anni, Paul Schrader tira fuori dal cilindro una pellicola destinata a lasciare un segno indelebile sugli appassionati del cinema più oscuro. Un film impegnativo per l’intensità, la lucidità e serietà dei temi trattati. La religione ai giorni nostri, cristiana in particolare, l’abuso continuo delle risorse ambientali e di madre natura, sempre e solo per riempire la pancia di persone a capo di industrie innaturali, la vita, da togliere o mantenere, ed i conflitti che attanagliano tutti gli uomini quando scendono nell’oscurità più nera e senza speranza. (REVIEW COMPLETA)
2) THE HOUSE THAT JACK BUILT di Lars von Trier
I tormenti estremi ed infernali di un serial killer affetto da OCD, raccontati con macabra ironia estrema da un sempre enorme Lars von Trier. Gli omicidi mostrati nel nuovo film di Lars sono di un’efferatezza disarmante, dal punto di vista emotivo, organico e temporale, in quanto spesso occupano diversi minuti della pellicola, permettendo così allo spettatore di subire tutta l’angoscia, la paura ed il terrore delle vittime. Ad accompagnare le mirabolanti, nervose e senza dubbio divertenti gesta di Jack un continuo parallelo costante tra arte, religione e politica. Una sembra essere conseguenze dell’altra in un cerchio chiuso causato dall’uomo sin dall’alba dei tempi e dal quale l’uomo è destinato ad essere attratto prima e succube poi. (REVIEW COMPLETA)
3) YOU WERE NEVER REALLY HERE di Lynne Ramsay
Lynne Ramsay ritorna alla grande, con una decostruzione radicale del genere d’azione che tutti ci aspettiamo nei film di nuova generazione, in perfetta linea con il suo protagonista tormentato, interpretato da un gigantesco Joaquin Phoenix. ‘Salvare per salvarsi’ è la sintesi perfetta e profetica citata nella pellicola, che narra un’aberrante storia di potere estremo e pericoloso. (REVIEW COMPLETA)
4) DOGMAN di Matteo Garrone
Punta di diamante del cinema estremo italiano, Garrone attinge nuovamente dalla cronaca nera italiana, filtrando attraverso il suo inconfondibile stile personaggi e situazioni specchio della nostra Italia colma di difetti costanti. Faro assoluto del film un Marcello Fonte nei panni del ‘canaro’, in un’interpretazione destinata a rimanere scolpita negli annali del cinema italiano futuro. (REVIEW COMPLETA)
5) PIN CUSHION di Deborah Haywood
Colpo di coda di questo 2018 estremo, ecco un ‘disturbing drama’ stupendo quanto doloroso, dove tematiche legate al bullismo ed all’emarginazione del diverso sono filtrate attraverso una luce fantasy, dolce e amara allo stesso tempo. Pellicola emozionante dal finale shock. (REVIEW COMPLETA)
6) AS BOAS MANEIRAS (Good Manners) di Juliana Rojas & Marco Dutra
Il cinema brasiliano riflette quanto mai la politica e la società del proprio paese. Se in passato abbiamo assistito a pellicole estreme durissime da digerire, i due registi Rojs e Dutra regalano a tutto il mondo un horror fantastico che colpisce allo stomaco, grazie ad un’originalità disarmante, nonostante alcune tematiche horror narrate rappresentino le basi del genere dedito all’orrore. Un’unione tra horror, fantastico, eros e dramma sociale perfetto e sorprendente. (REVIEW COMPLETA)
7) NOVEMBER di Rainer Sarnet
Stregoneria, fantasy e bianco&nero non muoiono mai, per nostra fortuna. Dall’Estonia spunta fuori una storia d’amore estrema ed impossibile immersa in un mondo dove al magia ed incantesimi padroneggiano. Un fantasy nero ed estremo pazzesco, destinato ad entrare di diritto nelle opere più folli e bizzarre di questo decennio. (REVIEW COMPLETA)
8) DER HAUPTMANN (THE CAPTAIN) di Robert Schwentke
Una pellicola figlia del migliore cinema estremo contemporaneo, quello grottesco e malvagio allo stesso tempo, tratta da una storia vera avvenuta negli ultimi giorni della seconda guerra mondiale in Germania. Emozionante quanto lucida visione di un opportunismo esasperato quanto mai veritiero. Una pellicola travolgente desinata a scatenare sullo spettatore diverse analisi interiori e riflessioni inevitabili su un passaggio storico determinante per le generazioni europee successive. (REVIEW COMPLETA)
9) HAGAZUSSA: A Heathen’s Curse di Lukas Feigelfeld
Nel cuore dell’Europa del XV secolo, ecco una storia familiare di stregoneria inquietante, tra superstizioni e morbose visioni che alternano sapientemente magia e paura. Un film carnale, viscerale e misterioso dal fascino irresistibile. (REVIEW COMPLETA)
10) SULLA MIA PELLE di Alessio Cremonini
Coraggioso film nostrano basato su una triste storia vera, capace di abbattere silenzi dolorosi e aprire vasi di pandora inquietanti. Un Alessandro Boschi degno dei migliori attori italiani del nostro grande cinema del passato, per un film da visione obbligatoria per tutti. (REVIEW COMPLETA)
11) MAL NOSSO (Our Evil) di Samuel Galli
Neo horror brasiliano stupefacente. Dopo il capolavoro coreano THE WAILING ecco un altro gioiello horror capace di coniugare sovrannaturale ed estremo in maniera sorprendente. Scene terrificanti e momenti inquietanti per un horror dalle atmosfere ansiogene e drammatiche. (REVIEW COMPLETA)
12) TERRIFIER di Damien Leone
Il gore movie dell’anno arriva dagli USA, con un personaggio già apprezzato a bocconi in film e cortometraggi precedenti: ART IL CLOWN. Questa volta sarà lui a fare bocconi delle sue vittime in un tripudio di macellazioni umane e disumane degne dei migliori film estremi di sempre. Divertente senza spiccicare una parola. Art vi conquisterà e strapperà sorrisi a colpi di lame e motoseghe. (REVIEW COMPLETA)
13) BRUTAL di Takashi Hirose
Biro (Unearthed Films) rimedia alla grande, dopo i deludenti American Guinea 3 e 4 usciti quest’anno, distribuendo a fine 2018 la risposta giapponese all’ATROZ messicano. Spirito indie per una storia d’amore estremamente dolorosa e brutale tra due killer seriali, il tutto immerso in ettolitri di sangue ed una quantità industriale di frattaglie umane. (REVIEW COMPLETA)
14) TRAUMA di Lucio A. Rojas
Il Cile estremo non vuole dimenticare l’oscuro passato politico marchiato Pinochet. E lo fa attraverso una storia, ambientata ai giorni nostri, che non rinuncia a nulla per scatenare conati di vomito e brividi estremi. Gore e violenza a cascata per una pellicola indipendente oltre l’estremo. (REVIEW COMPLETA)
15) BOMB CITY di Jameson Brooks
Nell’inverno del 1997 ad Amarillo, classica città texana, seguiamo le vicissitudini del giovane Brian Deneke, noto per i suoi capelli verdi a punta, il collare per cani al collo e la sua passione per la musica punk, che suona insieme agli amici in un locale di bassa lega noto come Bomb City (soprannome di Amarillo in quanto nelle vicinanze di un sito famoso per lo smaltimento di scorie nucleari). Una pellicola che vi svuoterà l’anima lentamente, lasciando un’amarezza infinita a fine visione. (REVIEW COMPLETA)
16) LAISSEZ BRONZER LES CADAVRES (Let the Corpses Tan) di Hélène Cattet & Bruno Forzani
L’amore per il cinema italico vintage del duo Hélène Cattet & Bruno Forzani, dopo i neo-gialli ‘Amer’ e ‘The Strange Color of Your Body’s Tears’ (oltre a numerosi cortometraggi), questa volta si supera, in quanto amplia i propri orizzonti su generi polizieschi e (spaghetti) western dell’epoca d’oro del nostro cinema. Esteticamente e visivamente spettacolare (REVIEW COMPLETA)
17) SUMMER OF 84 di Anouk Whissell, François Simard & Yoann-Karl Whissell
Il trio di registi nostalgici del passato cinematografico anni ’80 è tornato. I tre registi, conosciuti come RKSS (RoadKill SuperStars), dopo lo scoppiettante post apocalittico TURBO KID del 2015 questa volta virano su tematiche horror e misteriose tanto care agli appassionati di quel decennio, sfornando un film qualitativamente superiore al precedente e forse anche ai numerosi film ai quali si è ispirato. (REVIEW COMPLETA)
18) LOWLIFE di Ryan Prows
‘El Monstruo’, il miglior personaggio del cinema indie americano recente a mani basse. Pulp, follia ed estremo, uniti in una pellicola scoppiettante e divertente che omaggia il cinema messicano più delirante dedicato ai luchadores dei film di serie Z. (REVIEW COMPLETA)
ESTREMO IN SERIE: WILD WILD COUNTRY di Maclain & Chapman Way
Docu-serie travolgente e surreale dedicata alla controversa comune in Oregon (USA) negli anni ’80 fondata dal santone Osho Rajneesh (Bhagwan Shree Rajnees) e dal suo ‘cerchio magico’. Storia incredibile ma vera, narrata in prima persona da alcuni suoi protagonisti, in particolare di Sheela, braccio destro dell’epoca di Osho. Terrorismo batteriologico, attentati, orge selvagge, sette oscure, misticismo, brogli elettorali, razzismo, ostracismo, pregiudizi, amore incondizionato, fede, violenza psicologica e tantissimo altro ancora nelle vicende finite al centro della cronaca mondiale negli anni ’80. (REVIEW COMPLETA)
ANIMAZIONE ESTREMA: BIRDBOY: The Forgotten Children (Psiconautas, los niños olvidados) di Alberto Vázquez & Pedro Rivero
Dopo aver girovagato per vari festival per più di due anni, questo incredibile ed originalissimo horror fantasy nel 2018 viene finalmente distribuito. Un film stupefacente con personaggi incredibili che regaleranno emozioni a cascata. (REVIEW COMPLETA)
DOCUMENTARI: THREE IDENTICAL STRANGERS di Tim Wardle
Il documentario più sorprendente ed estremo racconta un incredibile storia vera. Emozionante prima e raccapricciante poi, con protagonisti tre gemelli divisi alla nascita, per cause oscure tutte da scoprire e destinate a lasciare brividi veri ed inquietanti a fine visione. L’opera migliore dell’anno in assoluto, senza se e senza ma. (REVIEW COMPLETA)
SHORTSHOCK : FAUVE (2018) di Jeremy Comte (LINK)
Cortometraggio inquietante e drammatico, con protagonisti due bambini che giocano da soli in una cava abbandonata …….
H.E.
lista fantastica…gia’ visti Terrifier, Bomb city ed i due italiani…Devo dire che Bomb City e’ quello che piu’ corrisponde ai motivi per cui frequento questo sito…scovare film-chicche di cui altrimenti non sarei venuto a conoscenza. Un film che e’ un sincero atto d’amore per la controcultura punk e per il ragazzo protagonista della storia vera a cui e’ ispirato. Lo consiglio…