EXCISION (2012) di Richard Bates Jr.

Nel corso dei nuovi anni ’10 ha preso piede un sotto genere del cinema horror ancora da definire o catalogare. Un neo (o new) horror con ambientazioni pop e dinamiche, con protagoniste femminile psicopatiche, folli o sconnesse con il mondo che le circonda che sfociano nella violenza, nel torture oppure a volte anche nel body horror. In questo filone senza nome, che annovera titoli più o meno noti (EAT, EXCESS FLESH, SUN CHOKE, GODDESS OF LOVE, STARRY EYES, THE EYES OF MY MOTHER e molti altri ancora) rientra perfettamente EXCISION (traduzione corretta “estrazione”) lungometraggio tratto dal cortometraggio del 2008 ad opera dello stesso regista. Seguiamo le vicende di una controversa e bizzarra diciassettenne, Pauline, la quale è alle prese con le pressioni per riuscire ad ambientarsi al liceo, piacere ai suoi genitori, i quali rivolgono tutte le loro attenzioni alla sorellina ammalata di Pauline. Con un desiderio sfrenato di perdere la verginità e la grottesca curiosità per il lato più oscuro della vita e quindi della morte associate entrambe al sesso. Pauline è considerata un reietto della società da tutti quelli che la circondano. Attratta dalla carne, si ritira nelle sue fantasie e nelle proprie speranze per diventare un grande chirurgo…Pauline non è esattamente l’adolescente ideale, in quanto si presenta goffa, mascolina e volgare con pensieri osceni e macabri senza filtro. Le sue idee più malsane associate ai suoi desideri più perversi trovano sfogo in sogni e pensieri onirici, grotteschi che miscelano necrofilia, gore, infanticidi e altri abomini ambientanti sempre in luoghi asettici e dai colori pop. Punto centrale del film, offuscato dalle scene pompose e da una serie di personaggi di spicco, è il rapporto conflittuale con la famiglia, che nasconde un desiderio di attenzione smarrito a favore della sorella minore. Il desiderio di equilibrare questo rapporto sbilanciato negli affetti e nelle attenzioni costringerà Pauline ad una discesa nell’abisso più oscuro dell’essere umano, dove vita e morte non sono più ben delineate tra loro.Poderosa la prestazione della bellissima attrice AnnaLynne McCord, perfetta sia nei panni della ragazza strampalata sia in quelli della modella perversa nel suo alter ego onirico. John Waters, icona del weird, Ray Wise, il leggendario Malcolm McDowell e l’ex icona porno Traci Lords sono attori di spicco che esaltano la pellicola ma finiscono spesso, assieme ai sogni onirici di Pauline, per buttare troppa carne nel fuoco, non permettendo allo spettatore la parte drammatica e più seria. EXCISION è un validissimo horror di nuova generazione, carico di humor nerissimo e grottesco, da vedere con la giusta attenzione e non con superficialità. Qualcosa è mancato per raggiungere l’eccellenza nel genere horror estremo, ma siamo al cospetto di un’opera moderna, accattivante e brillante tutt’altro che banale e dal finale very shock! VALUTAZIONE 3,5/5

H.E.

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