FEED (2005) di Brett Leonard

Nutrimi, perché …. ‘il consumo è evoluzione’! Opera confusa ma felice nel mostrare un mondo globalizzato (si spazia con disinvoltura dalla Germania all’Australia per finire poi negli Stati Uniti) e unito dal WWW, con annessi benefici del collegamento unificato dove però snuff movie e siti poco legali abbinati al gioco d’azzardo, trovarono sin dai primi anni 2000 terreno fertile.
L’investigatore australiano Philip scopre su internet un sito sospetto chiamato ‘Feederx .Com’, dove delle donne sono obbligate ad ingerire enormi quantità di cibo in poco tempo, con annessa possibilità di scommettere da parte degli utenti iscritti sul giorno e l’ora esatta del decesso delle donne super obese. Per porre fine a questo orrore, Philip dovrà addentrarsi in un mondo composto da persone apparentemente normali che in realtà nascondono segreti che nessuno avrebbe mai potuto immaginare……<br>Grande apertura della pellicola con una ‘dedica’ estrema al ‘cannibale di Rotenburg an der Fulda’ Armin Meiwes, noto per aver dato vita (e morte) ad un episodio di cannibalismo divenuto celebre in tutto il mondo e ripreso poi l’anno successivo in un horror indipendente dal regista tedesco Marian Dora. Uno dei primi casi estremi collegati alle chat online ed ha una libertà di navigare online senza freni o limiti. Tra ritmi da videoclip anni ’90, scene trash e vomitevoli, dove grasso umano e cibo saranno onnipresenti, ossessioni giovanili che ricadranno prepotentemente nelle menti dei due attori protagonisti, influenzando pesantemente il loto presente, la storia scorrerà anche troppo rapidamente. Interessante la figura dell’antagonista (e gran burattinaio delle donne obese e nutrite fino all’eccesso presenti nel sito illegale sopra citato) del poliziotto Philip, il quale finirà per catalizzare su di sé tutta la perversione malata afferente il cibo, il consumismo ed il desiderio dei voyeur che da lì a poco invaderanno il web per qualsiasi desiderio illegale ma umanamente pensabile e realizzabile. 
Un food torture plasmato non perfettamente, nonostante la noia non sia contemplata e la curiosità sia abilmente ‘alimentata’ da parte di Brett Leonard, regista avvezzo a film scadenti e b-movie. Effetti speciali ‘deliziosi’, con Gabby Millgate diffcilmente dimenticabile nei panni della ‘torturata’ Deidre, miscele culinarie ‘gourmet’ ricchissime di proteine (animali e non solo), carboidrati e vitamine energetiche, ed un finale trash che esalta la follia di quanto visto in precedenza, promuove questa pellicola tra le più weird e sperimentali dei primi anni 2000. Da guardare dopo una cena …. abbondante! VALUTAZIONE 3,5/5

H.E.