Spettacolare opera d’animazione estrema degli anni ’70, nata dalla collaborazione tra il regista francese René Laloux e l’artista a tutto tondo Roland Topor (tra le tantissime collaborazioni, va ricordata, in ambito estremo, quella con Henri Xhonneux per il grottesco MARQUIS). Ispirata da un breve racconto di fantascienza Homo Domesticus di Stefan Wul, questa pellicola riesce a colpire sia visivamente, grazie ad una fantasia surreale senza limiti, che dal punto di vista dei contenuti, dove le metafore animaliste, culturali e socio-politiche, finiranno per diventarne il fulcro vitale e forza trainante.Nel lontano pianeta Ygam, gli umani schiavizzati, denominati Oms, sono i giocattoli dei giganti abitanti nativi blu Draag. Dopo che Terr, tenuto come animale domestico fin dall’infanzia dopo la morte della madre, riesce a fuggire dal suo gigantesco rapitore, finisce in una colonia di radicali Oms.. Questi, che resistono all’oppressione e violenza dei Draag da tempo, trovano in Terr, grazie alle conoscenze acquisite durante la ‘cattività’, la guida per salvarsi dai temibili Dragg …….Film divenuto simbolo del cosiddetto ‘antispecismo’, filosofia che dimostra tra le altre la non superiorità dell’uomo sulle altre specie, IL PIANETA SELVAGGIO (titolo italiano) è innanzitutto uno spettacolo per gli occhi, dove il surrealismo estetico finirà per dominare anche le molteplici allegorie e metafore onnipresenti. Non mancano quindi, in merito al parallelismo tra uomo e natura sottomessa ad esso, frangenti crudeli e feroci, dove morte e fragilità umana finiranno per andare sinistramente a braccetto. Sin dai primi minuti, dove non si esiterà a uccidere una madre e lasciare inerme il suo bambino (il protagonista e voce narrante Terr), si mette in risalto la violenza e cattiveria destinate a ritornare costantemente nel corso della storia. Inoltre pessimismo e negatività sull’umanità non lasceranno dubbi sul rischio di autodistruzione del nostro pianeta terra (quando i Dragg mostreranno la terra, questa apparirà come devastata da una guerra nucleare), il film mostra nel finale un inaspettato messaggio di speranza, basato sulla convivenza e sul rispetto forzato e consapevole dei propri limiti. Un film unico e imperdibile, dove paesaggi e creature spettacolari, a volte inquietanti, finiranno per lasciarci piacevolmente scioccati e basiti! VALUTAZIONE 4/5
H.E.
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