LOST BOYS (2020) di Joonas Neuvonen & Sadri Cetinkaya

Se per TRAINSPOTTING 2 il ritorno dei suoi celebri protagonisti dopo anni è risultato essere una simpatica rimpatriata, nella cruda realtà della tossicodipendenza questo non è possibile. Niente di lieto e amichevole negli eventi narrati nel seguito del celebrato documentario finlandese REINDEERSPOTTING del 2013 di Joonas Neuvonen. Quest’ultimo torna a mettere in luce un evento tragico afferente il protagonista principale di quell’opera, Jani, con il quale ha nuovamente condiviso un viaggio nel lontano sud est asiatico. Questa volta, supportato alla regia da Sadri Cetinkaya, Joonas realizza un documentario di ‘qualità’, per estetica e struttura, evitando visioni grezze e amatoriali del vecchio lavoro sopra citato. A rendere ancora più ambizioso  e accattivante il suo lavoro, abbiamo come voce narrante l’attore finlandese Pekka Strang e riprese che richiamano alla memoria nientepopodimeno che ENTER THE VOID di Gaspar Noé. Come evidenziato nei minuti iniziali del documentario, Jani è morto, apparentemente suicida, in Cambogia, dopo aver scontato gli anni di carcere in patria. Joonas, che aveva condiviso con lui la parte iniziale del viaggio, ritorna nei luoghi del misfatto per cercare la verità del tragico evento, ricostruendo, attraverso interviste con le ultime persone che avevano visto il suo amico vivo, gli ultimi giorni di Jani.
Un viaggio oscuro, sofferente e reale nei meandri della prostituzione e criminalità cambogiana e vietnamita, alternando nuove interviste, spesso in luoghi malsani, proibiti e simili all’inferno, con le riprese realizzate dallo stesso nei giorni di viaggio condivisi con Jani. Un destino di quest’ultimo, apparentemente segnato e inevitabile, reso amaro dalle persone che lo hanno circondato, prostitute e criminali locali, negli ultimi giorni in un quartiere cambogiano dedito solo allo spaccio raso al suolo da lì a breve. La chiusura del cerchio arriva non proprio come sperato inizialmente, a dimostrazione di quanto il mondo reale sia fin troppo distante ed estremo da quello immaginato. LOST BOYS è un’opera che colma amaramente le lacune del primo lavoro di Joonas, senza rinunciare però al disagio perenne di quell’indimenticabile opera! VALUTAZIONE 3,5/5

H.E.

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