MAGALLANES (2015) di Salvador del Solar Scritto il Luglio 24, 2019Gennaio 31, 2020 Facebook L’attuale primo ministro peruviano, Salvador del Solar, prima di cimentarsi nella carriera politica, realizzò nel 2015 MAGALLANES, un film drammatico ed emotivamente potentissimo, destinato a rimanere negli annali peruviani per molteplici motivi. Pellicola che trae ispirazione da una serie di romanzi brevi di Alonso Cueto, scrittore noto in patria, dove sono narrate le gesta di un ex soldato, Magallanes appunto, costretto a fare i conti con la propria coscienza in merito a fatti oscuri e criminali, avvenuti in passato nel suo paese sudamericano impossibili da sotterrare. In particolare questo ‘cuore nero’ della pellicola, ambientata nel presente, è il ricordo amaro della guerra sporca dell’esercito peruviano nei confronti del ‘Sendero luminoso’, il gruppo di guerriglieri, perlopiù nativi, che fu massacrato da parte dei soldati. Solo le ragazzine furono salavate da questi rastrellamenti, destinati per loro sfortuna ad una sorte forse peggiore della morte, ovvero diventare schiave sessuali dei soldati. Il passato, lo sappiamo bene anche in Italia, difficilmente si può nascondere o dimenticare facilmente. Soprattutto quando grida vendetta….Lima, capitale del Perù, ai giorni nostri. Magallanes, un tassista squattrinato, riconosce una donna durante una corsa con il suo taxi. Si tratta di Celina, la giovane contadina che ha arrestato casualmente più di venti anni prima quando era un soldato e lei era ancora bambina. Entrambi hanno un conto in sospeso e per Magallanes si profila l’occasione per riscattarsi, cercando di ricattare l’allora generale dell’esercito, anziano ora ma padre di un ricco professionista di Lima …..Tagliente come un thriller e amaro come i migliori film sudamericano costretti a fare i conti con il loro passato militare e dittatoriale, dove i soldati finivano per essere sempre al di sopra della legge e liberi di torturare, abusare ed uccidere chiunque non fosse di loro gradimento o accusato di tradimento. Figura centrale della storia troviamo proprio un ex soldato, logorato dai rimorsi ed alla ricerca disperata di redenzione, attraverso la quale pulire al propria coscienza sporca. Purtroppo questo non è sempre facile. Sarà proprio Celina, colma di coraggio (dovuto quest’ultimo anche alla presenza nella sua vita di una figura familiare) a dimostrare tutto l’orgoglio di un popolo derubato e umiliato impossibile da comprare con il denaro. Incastri e colpi di scena a ripetizione, tensione alle stelle, momenti drammatici e disturbanti, torture, violenze ed abusi, caratterizzeranno questa robusta storia di dolore dovuto a ferite impossibili da cicatrizzare, divenute crepe destinate prima o poi a mostrarsi al presente nato da un passato nato sul sangue dei più deboli. Vibrante storia di sofferenza insanabile, di grandissima qualità narrativa ed estetica, destinata a lasciare il segno anche sullo spettatore completamente ignaro dell’infelice storia recente peruviana. Filmone vero! VALUTAZIONE 4/5 H.E.