QUIEN A HIERRO MATA (OCCHIO PER OCCHIO) del 2019 di Paco Plaza

Paco Plaza, celebre per la serie REC, abbandona l’horror classico e tradizionale creando un crime drammatico solido, robusto e ben strutturato, che ha sicuramente nel finale il suo vertice e punta di diamante.
Mario, un uomo esemplare che vive in un piccolo paese sulla costa galiziana, è prossimo a diventare padre e nella casa di riposo per anziani dove lavora come infermiere è apprezzato da tutti. Quando il narcotrafficante più noto della zona, Antonio Padín, recentemente rilasciato dal carcere per motivi di salute, entra nella casa di riposo dove lavora Mario. I due figli di Padín, Kike e Toño, sono ora responsabili dell’azienda di famiglia ma il fallimento di un grosso scambio di droga porterà il più giovane dei due, Kike, in prigione. Tutto questo causerà un grosso debito con i colombiani, truffati anche loro dagli acquirenti cinesi come i galiziani. Tutto questo accade mentre Mario ha oramai acquisito il rispetto e la fiducia del boss Padin. mario però nasconde un terribile segreto sepolto nel passato e legato alla famiglia Padin. Questo lo porterà a rischiare tutto per vendicarsi, nonostante il prezzo da pagare rischi di diventare estremamente salato, mettendo in gioco tutto, vita compresa sua e dei suoi cari …..
QUIEN A HIERRO MATA è un crime non crudo come quelli inglesi, spigoloso e cupo come quelli danesi o spettacolare come quelli nostrani (SUBURRA e GOMORRA), basandosi perlopiù sul carisma del sempre ottimo Luis Tosar. In parte sembra replicare TORO di Kike Maíllo, crime e action spagnolo recente (con Tosar presente). Se la parte drammatica in TORO appariva sempre forzata e poco attinente al contesto creato, in questo film di Paco Plaza ne diventa la forza, spazzando via anche i momenti meno riusciti della pellicola (i criminali presentati a volte sembrano delle macchiette). Sarà proprio l’evoluzione e crescita esponenziale della tensione e della trama nei minuti finali ad accendere il nostro interesse, sconvolgendo pesantemente quanto visionato fino ad allora (a metà film proprio non si capisce dove vuole andare a parare).
Gli ultimi 30 secondi rappresentano forse uno dei migliori, malvagi e micidiali finali del cinema recente. Tuttavia, questo non basta a trasformare QUIEN A HIERRO MATA in un capolavoro, in quanto per buona parte alterna momenti troppo banali (la motivazione della vendetta di Mario non convince del tutto) ad altri senza dubbio efficaci, come l’ultimo spettacolare quanto inquietante frame. Un thriller drammatico più che buono e forte di un finale (del tutto inaspettato) very shock che ne alza di parecchio l’asticella qualitativa e soprattutto Estrema con la E maiuscola! VALUTAZIONE 3,5/5

H.E.