“Non fatevi giustizia da voi stessi, carissimi, ma lasciate fare all’ira divina. Sta scritto infatti: A me la vendetta, sono io che ricambierò, dice il Signore ….. Al contrario, se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere: facendo questo, infatti, ammasserai carboni ardenti sopra il suo capo.” BIBBIA – ROMANI capitolo 12, versetti 19 e 20
Citazione emblematica e tremendamente profetica di questo film (e soprattutto del suo agghiacciante finale), che tratta senza retorica il tema scottante della pedofilia e degli abusi sui minori nella chiesa cristiana.
Malky è un operaio impegnato nella demolizione di una chiesa dove da bambino ha subito una violenza sessuale da parte del prete del paese. Irascibile, autolesionista, violento ed emotivamente fragile, Malky sopravvive spento e senza motivazioni, dividendo le giornate con incontri puramente sessuali con la bella Emma, aiutando l’anziana madre e finendo spesso per punirsi fisicamente in maniera feroce, cercando così di liberarsi di quanto subito in passato. Il suo oscuro segreto mai confidato a nessuno (non sarà l’unico) lo tormenta e lo condiziona terribilmente. Il ritorno in città del prete, oramai anziano, responsabile della violenza impone a Malky di fare i conti con il suo passato per potersi liberare della sete di vendetta che lo attanaglia e quindi andare avanti con la propria vita………
ROMANS è una discesa nell’abisso, senza ancore di salvezza, di un uomo condizionato da un abuso terribile subito da ragazzino, costringendolo così a vivere in un limbo di odio e rancore, divenendo così un uomo incapace di amare ma anche di essere amato. Dialoghi immaginari, autolesionismo e sadomasochismo estremo, mostreranno il mondo privo di luce e nascosto nelle segrete stanze dell’angosciato e allucinato Malky, obbligato a vivere in un mondo di profonda solitudine conflittuale.
Se il film non appare sempre fluido, con alcune parti ripetitive ed eccessivamente macchinose, l’interpretazione convincente di Orlando Bloom nei panni del protagonista, dove la rabbia nella demolizione quotidiana della chiesa rappresenterà ben più di un’amara metafora, e l’estremissima scena finale, mantengono la pellicola su livelli qualitativi più che discreti. Da vedere! VALUTAZIONE 8/10
H.E.