Dopo il sorprendete horror estremo KILL LIST, il regista inglese Ben Wheatley vira deciso sulla black comedy, grazie soprattutto al deciso apporto nella sceneggiatura dei due attori protagonisti Alice Lowe e Steve Oram, i quali torneranno prepotentemente in futuro questa volta alla regia, con pellicole amatissime dal popolo estremo (PREVENGE e ‘Aaaaaaaah!’). SIGHTSEERS formerà, assieme al sopracitato horror ed al successivo weird lisergico A FIELD IN ENGLAND, un trittico forse unico nel cinema estremo del nuovo millennio, scalfito solo in parte dalle opere più recenti e successivamente a queste tre del regista inglese, poco accattivanti, troppo convenzionali e soprattutto prive di mordente e originalità tanto ammirate nei suoi primi lavori. L’aspirante scrittore Chris porta l’introversa Tina, contro il volere della madre possessiva e paranoica, in vacanza per le campagne inglesi. Il viaggio, tra un’escursione in campagna e una visita al Crich Tramway Museum, metterà in luce la vera indole controversa e incline alla violenza dei due innamorati, i quali non esisteranno ad abbattere senza indugio chi non entrerà nelle loro particolari grazie …. Humor inglese all’ennesima potenza, dove la patina superficiale da commedia drammatica nasconde un’ironia macabra e graffiante dove le gesta dei due piccioncini lasceranno più volte spiazzati, permettendone però di rappresentare al meglio due anime, gemelle, accomunate dalla schizofrenia e da un istinto killer faticosamente reso dormiente da tempo a causa di una vita priva di stimoli e prospettive. Un film piacevolmente sgradevole, capace di coniugare ‘non sense’, weird ed estremo con rara maestria, merito di una regia assai convincente e sempre sul pezzo, oltre alla travolgente prova attoriale della coppia dei due protagonisti, forti di una chimica naturale tra loro e perennemente incline al macabro ma con il sorriso, esaltando al meglio le folgoranti sequenze estreme, dove splatter, violenza e sangue diventeranno la cornice ideale della loro bizzarra storia d’amore. Senza mai scivolare in analisi indigeste considerata l’anima grottesca della storia, la pellicola non esita a caratterizzare a tutto tondo le loro personalità contorte, con profondi sensi di colpa (soprattutto per quanto concerne Tina ed il suo vecchio cane di famiglia), e inclini alla morte (altrui), regalando il meglio, dopo una serie di ferocissimi omicidi (scaturiti spesso per invidie o gelosie incontrollabili), proprio nell’ultimo atto, beffardo e senza dubbio vertice dell’intera pellicola. La conclusione perfetta di una storia ‘on the road’, fuori dal comune, riuscitissima nelle intenzioni di coniugare estremo e commedia nerissima dal primo all’ultimo secondo! Ciliegina sulla torta una colonna sonora vivace e dinamica targata Jim Williams, in contrapposizione perfetta con gli efferati omicidi ad opera dei due killer in viaggio. Imperdibile!! VALUTAZIONE 4/5
H.E.
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