SIGHTSEERS (Killer in viaggio) del 2013 di Ben Wheatley

Dopo il sorprendete horror estremo KILL LIST, il regista inglese Ben Wheatley vira deciso sulla black comedy, grazie soprattutto al deciso apporto nella sceneggiatura dei due attori protagonisti Alice Lowe e Steve Oram, i quali torneranno prepotentemente in futuro questa volta alla regia, con pellicole amatissime dal popolo estremo (PREVENGE e ‘Aaaaaaaah!’). SIGHTSEERS formerà, assieme al sopracitato horror ed al successivo weird lisergico A FIELD IN ENGLAND, un trittico forse unico nel cinema estremo del nuovo millennio, scalfito solo in parte dalle opere più recenti e successivamente a queste tre del regista inglese, poco accattivanti, troppo convenzionali e soprattutto prive di mordente e originalità tanto ammirate nei suoi primi lavori. L’aspirante scrittore Chris porta l’introversa Tina, contro il volere della madre possessiva e paranoica, in vacanza per le campagne inglesi. Il viaggio, tra un’escursione in campagna e una visita al Crich Tramway Museum, metterà in luce la vera indole controversa e incline alla violenza dei due innamorati, i quali non esisteranno ad abbattere senza indugio chi non entrerà nelle loro particolari grazie …. Humor inglese all’ennesima potenza, dove la patina superficiale da commedia drammatica nasconde un’ironia macabra e graffiante dove le gesta dei due piccioncini lasceranno più volte spiazzati, permettendone però di rappresentare al meglio due anime, gemelle, accomunate dalla schizofrenia e da un istinto killer faticosamente reso dormiente da tempo a causa di una vita priva di stimoli e prospettive. Un film piacevolmente sgradevole, capace di coniugare ‘non sense’, weird ed estremo con rara maestria, merito di una regia assai convincente e sempre sul pezzo, oltre alla travolgente prova attoriale della coppia dei due protagonisti, forti di una chimica naturale tra loro e perennemente incline al macabro ma con il sorriso, esaltando al meglio le folgoranti sequenze estreme, dove splatter, violenza e sangue diventeranno la cornice ideale della loro bizzarra storia d’amore. Senza mai scivolare in analisi indigeste considerata l’anima grottesca della storia, la pellicola non esita a caratterizzare a tutto tondo le loro personalità contorte, con profondi sensi di colpa (soprattutto per quanto concerne Tina ed il suo vecchio cane di famiglia), e inclini alla morte (altrui), regalando il meglio, dopo una serie di ferocissimi omicidi (scaturiti spesso per invidie o gelosie incontrollabili), proprio nell’ultimo atto, beffardo e senza dubbio vertice dell’intera pellicola. La conclusione perfetta di una storia ‘on the road’, fuori dal comune, riuscitissima nelle intenzioni di coniugare estremo e commedia nerissima dal primo all’ultimo secondo! Ciliegina sulla torta una colonna sonora vivace e dinamica targata Jim Williams, in contrapposizione perfetta con gli efferati omicidi ad opera dei due killer in viaggio. Imperdibile!! VALUTAZIONE 4/5

H.E.

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