
La trama, anche se concepita probabilmente sulla carta igienica, è impossibile da sintetizzare in poche righe.
Seattle. Logan, un serial killer stupratore necrofilo e cannibale, si appresta a mietere l’ennesima vittima femminile, una ragazza sola in casa appena uscita dalla doccia. Dopo averla massacrata, sbudellata e cannibalizzata, Logan si appresta a praticare le sue volgari pratiche necrofile sul corpo martoriato della ragazza. Questa volta i due sbirri che sono sulle sue tracce, Manners e Sloan (a quest’ultimo Logan ha ucciso la sorella dopo averla messa incinta?!?!), riescono a cogliere sul fatto lo schizofrenico stupratore killer e crivellarlo di colpi. Dopo nove mesi dalla fine di Logan, un gruppo di satanisti fomentati da Anton LaVey, pratica un rito satanico dove è stato sepolto il cadavere di Logan. Dopo aver sacrificato un neonato, lo seppelliscono urinandoci sopra. Senza saperlo questo macabro rituale riporta in vita Logan, il quale oltre ad avere l’aspetto marcio di uno zombie, si ritrova superdotato ed incredibilmente arrapato. Dopo aver ucciso metà dei satanisti, lo zombie-necrofilo si dirige verso la città di Seattle, pronto a cannibalizzare e ‘fottere’ nuove vittime femminili, in memoria del suo passato da essere vivente. Nel frattempo il neonato ucciso (o il figlio della sorella di Sloan, difficile scoprirlo) prende vita ed inizia a girovagare alla ricerca di sangue o di Logan. Tra nuovi massacri, stupri e violenze da parte di Logan e del neonato zombie da una parte, e di atti puramente criminali da parte del poliziotto Manners, un tossicodipendente giustiziere, il caos a Seattle regna sovrano, almeno fino a quando il destino porterà allo scontro finale tutti i protagonisti di questo delirio di sangue, carne e sesso estremo …..
Nonostante gli effetti speciali da filmino delle medie e recitazioni da cani, lo spasso è assicurato. Tra scene BDSM, bambole gonfiabili e gore casereccio, la noia non è mai contemplata.
Il merito maggiore va attribuito sicuramente ad attori e regista, capaci di non prendersi mai sul serio e finendo così per strappare diversi sorrisi grazie a situazioni illogiche che trovano nelle furia di Logan, del neonato assatanato e nel pazzo Manners la strada maestra per regalare trash impazzito, senza freni e ricco di violenza bizzarra ed assai improbabile. Se con lo scontro finale iper violento pensiamo di aver visto tutto, proprio nella didascalia finale scopriremo il demenziale significato del titolo ‘THE NECRO FILES’, a dimostrazione che al peggio non vi è mai fine. Nel 2003 vedrà addirittura la luce un sequel (girato da Ron Carlo) di eguale delirio trash.
Se amate i film indie girati con zero budget ma con amore infinito per il trash con lo scopo di far sorridere, questo filmaccio, divertente e macabro allo stesso tempo (uscito incredibilmente in Italia con la ‘Home Movies’ attraverso la collana ‘Spasmo Video’), non può mancare nella vostra collezione estrema! VALUTAZIONE 2/5
H.E.
