
Mel Gibson, noto attore americano celebre protagonista di film indimenticabili come MAD MAX, ma anche di pellicole mainstream spesso discutibili e dimenticabili, come regista non è mai stato banale e conformista, rompendo gli equilibri e discostandosi dal luccicante mondo hollywoodiano.
La sua opera più nota e controversa è senza ombra di dubbio LA PASSIONE DI CRISTO, film realizzato interamente in Italia, tra Matera, luogo ideale geograficamente per riprodurre la Gerusalemme di 2000 anni fa, e Cinecittà, coinvolgendo numerosi attori italiani nella pellicola (Monica Bellucci, Sergio Rubini, Claudia Gerini e tantissimi altri).
Nel film seguiamo gli ultimi due giorni di vita di Gesù di Nazaret, dall’arresto nell’Orto degli Ulivi, grazie all’apostolo Giuda Iscariota, al processo sommario presso il Sinedrio e Ponzio Pilato, fino all’atroce flagellazione e tortura, fino alla morte in croce e successiva risurrezione…….
Le sequenze e immagini del calvario, con successive torture e flagellazioni ai danni di Gesù, da parte dei soldati romani, sono di una potenza visiva e crudele devastante, in quanto non concedono pause, nella seconda parte, fino allo straziante atto finale.
Carni e pelli lacerate e strappate, litri di sangue, dolore e martirio infinito del Cristo, sono alternate a ricostruzioni evangeliche e del nuovo testamento, dal tradimento di Giuda alla triplice negazione di Pietro, dalla salvezza della Maria Maddalena alla celebre crocifissione. A rendere più credibile l’atmosfera di martirio di Gesù, la recitazione avviene sempre e solo usando le lingue antiche dell’epoca, ovvero aramaico, ebraico e latino. Non accadeva dai tempi del controverso SEBASTIANE del 1976 di Derek Jarman di visionare un film recitato in latino, comportando in entrambi i casi una recitazione a tratti impacciata e impastata, ma innegabilmente efficacie e di sicuro fascino. Ad enfatizzare l’aurea macabra e oscura del film, le ottime scene con Satana (una diabolica e inquietante Rosalinda Celentano) e altri passaggi inquietanti come la scena dei bambini/mostro che tormentano Giuda.
Impossibile non citare le numerose polemiche esplose all’uscita del film nelle sale, di antisemitismo e di estrema crudeltà mostrate nel grande schermo. Indipendentemente da esse e dalle motivazioni personali di Mel Gibson, LA PASSIONE DI CRISTO è un grandissimo film estremo, capace di sfruttare al meglio un grande budget (effetti speciali al top) e di una distribuzione su larga scala senza rinunciare allo splatter, alla tortura, al sangue divino, e soprattutto al martirio estremo per eccellenza della storia dell’umanità e di una delle principali religioni. Un gioiello di ‘sacro-gore’ imperdibile e irrinunciabile per tutti gli amanti di film estremi grondanti sangue! VALUTAZIONE 9,5/10
H.E.
