THE WIND (2019) di Emma Tammi

 

Il fascino del cinema western sembra non morire mai e destinato, per nostra fortuna, a rinnovarsi continuamente. Un sottogenere sempre più vivo e florido è quello che intreccia assieme l’horror, ed in alcuni casi l’estremo, con le atmosfere polverose e selvagge delle praterie americane del XIX secolo.
Sulla scia di pellicole horror come THE VVITCH e HAGAZUSA, l’opera prima di Emma Tammi presenta un horror surreale con protagonista una giovane donna di frontiera, costretta a vivere per lungo tempo da sola nelle desolate praterie americane.

Il film però non segue una linea temporale ben definita, saltando continuamente tra passato e presente. Lizzy e Isaac sono due giovani coloni di frontiera decisi a mettere su famiglia grazie solo alle loro forze. Un evento funesto, la morte del loro bambino durante un sofferto parto da parte di Lizzy, minerà le loro certezze, in particolare la sanità mentale di Lizzy, fortemente influenzata da superstizioni e leggende di frontiera afferenti demoni e figure sataniche. Un barlume di luce arriva quando un’altra coppia, Emma e Gideon, si stabiliscono in una fattoria vicina. Dopo un inizio idilliaco, le tensioni tra le due donne aumentano, soprattutto quando Emma rimane incinta. Qualcosa però, oltre all’incessante vento della prateria, sembra insinuarsi nella mente di Emma, finendo per coinvolgere inevitabilmente Lizzy e sconvolgere con un atto estremo il già delicato rapporto tra le due coppie ………
Se il continuo rimbalzare tra passato e presente causerà alcuni mal di testa inevitabili, il puzzle vedrà la luce proprio nell’atto finale, il quale presenterà chiaramente quanto di quello visionato sia reale e pertanto frutto della fervida immaginazione della protagonista. La quale rappresenta al meglio tutte le donne del vecchio west costrette ad una vita avara di novità e socializzazione, portandole così in un mondo di solitudine e follia, dove l’unico sentimento vivo, vegeto e destinato a non morire era quello della paura del buio e dell’ignoto. Un mondo destinato a prendere il sopravvento grazie ai rumori naturali, come il vento appunto, animali selvatici, ombre, che grazie alle luci delle deboli candele potevano creare figure inquietanti ad ogni occasione, e soprattutto a leggende e sciocche superstizioni di frontiera, come quelle descritte in un piccolo elenco di demoni della prateria. Ad unire queste solide paure di frontiera, parti finiti male e suicidi, causati dalla folle e macabra solitudine, erano all’ordine del giorno. La regista Emma Tammi prova a ricostruire queste atmosfere inquietanti e scioccanti attraverso la visione influenzata da quanto scritto sopra, di una donna costretta ad affrontare molteplici demoni, causati dalla sua mente ed alimentati in maniera costante da una natura selvaggia avara di gioie ma ricchissima di eventi nefasti.
Ad arricchire la trama, a tratti confusa ma mai banale, alcune sequenze shock, con capre sventrate e corpi dilaniati, alternate ad altre puramente horror, con tanto di jumpscare, utilizzati questa volta con moderazione e senza scivolare nel ridicolo. THE WIND è un buon horror western che non delude ma nemmeno fa gridare al miracolo cinematografico come il succitato THE VVITCH, in quanto la fotografia a tratti risulta troppo anonima, la colonna sonora non appare spesso in linea con quanto narrato ed i personaggi di contorno non risultano sempre all’altezza della protagonista Lizzy. Grande merito della regista rimane aver mostrato una storia di frontiera, nervosa ma comunque solida, in bilico tra follia e sovrannaturale, con al centro di essa una donna sola e costretta a lottare, con le proprie forze mentali e fisiche, per sopravvivere in un mondo ostile e pieno di avversità! VALUTAZIONE 8/10
H.E.