WACO: The Rules of Engagement (Waco, regole d’ingaggio) del 1997 di William Gazecki

 

28 febbraio 1993. Gli agenti federali dell’ATF (Bureau of Alcohol, Tobacco and Firearms) entrano a sorpresa, per una perquisizione, nel ranch della setta dei davidiani (una setta religiosa fondata negli anni ’30 e con ora a capo il loro nuovo messia David Koresh) sito in Texas a pochi km dalla città di Waco. Il blitz causa la morte di quattro agenti e cinque davidiani. A questo punto subentra l’FBI, la quale dà inizio ad un assedio di 51 giorni e concluso il 19 aprile con un incendio che distrugge completamente il ranch, causando la morte di 76 persone, inclusi 27 bambini, e dello stesso Koresh.
Nella moltitudine di documentari, serie tv, libri ed inchieste giornalistiche, il documentario di William Gazecki appare come quello più equilibrato, in quanto basato su documenti reali, video originali e testimonianze dei sopravvissuti e dei partecipanti all’assedio. L’opera di Gazecki, un massiccio lavoro di 136 minuti, dopo aver illustrato la storia dei davidiani, una setta che affonda le radici negli anni ’30 e che raggiunge la massima popolarità nei primi anni ’90 sotto la guida del predicatore David Koresh (Vernon Wayne Howell il suo vero nome), segue le udienze dei testimoni, partecipanti e sopravvissuti nelle lunghissime udienze esposte al Congresso degli Stati Uniti negli anni immediatamente successivi al massacro.
Se l’FBI, e le massime autorità statunitensi, puntarono il dito su Koresh, accusandolo di aver causato lui l’incendio e quindi un altro suicidio di massa di una setta religiosa come quella di Jim Jones (il fondatore del ‘Tempio del popolo’ e tristemente noto per avere indotto 909 membri della sua congregazione ad uno spaventoso massacro e suicidio di massa), i dubbi di tale accusa e le certezze dell’FBI finiranno per sgretolarsi di fronte a quanto visionato. Ad alimentare dubbi e complotti in puro stile USA, sono le prove scomparse e svanite nel nulla, come video originali, il protone d’ingresso (dal quale sarebbe stato chiaro se i fori dei proiettili erano entrati, quindi sparati per primi dall’ATF, o usciti, quindi dimostrando che erano stati i davidiani a colpire per primi) e altre numerose prove scientifiche.
Ciò non toglie il dubbio sulla figura controversa di Koresh, un messia poco limpido senza dubbio. L’ennesimo profeta delirante accusato anche, e questo è stato ripetutamente provato, di abusi sessuali anche su minori e su diversi seguaci. Quello che difficilmente sarà giustificato sarà l’attacco, goffo, dell’ATF del 28 febbraio 1993, giustificato dal possesso di armi e droga da parte della setta. Una denuncia partita da un ex seguace forse espulso. Se le armi, anche d’assalto, in uno stato come il Texas sono una normalità, non vi sono prove di possesso di droga da giustificarne un assalto così massiccio. Naturalmente anche la stampa, come vedremo nel corso del documentario, getterà più volte benzina sul fuoco, alimentando tensione e supportando incredibilmente le autorità.
I pezzi forti dell’opera sono sicuramente le video interviste a Koresh, ferito nel conflitto a fuoco, durante l’assedio, dove alimentava le teorie legate all’apertura dei sette sigilli, fondamento biblico dei davidiani. Mentre le immagini più scioccanti, mostrate senza censura, sono afferenti i bambini carbonizzati ed i corpi dei davidiani schiacciati e squarciati dai carri armati dell’FBI. Illuminanti le riprese aeree dell’aviazione americana, dove appaiono evidenti prove di chi e cosa ha causato l’incendio che porterà al succitato massacro.
Un documentario dettagliato che dipinge un quadro di incompetenza e insabbiamento da parte del governo, con tattiche delle forze in campo poco professionali e orribili, se si considera che c’erano bambini coinvolti. Se il lungo assedio, motivato dalla speranza di fa desistere i seguaci di Koresh per allontanarli dal loro profeta (come nella recente docu serie ‘Wild Wild Country’, le sette che sfidano il governo non sono gradite negli USA), risultò fallimentare, la forza di coprire il marcio da parte dell’FBI, allucinanti alcune loro deposizioni, finirà per mostrare il vero volto di un’America fondata sul potere governativo ad ogni costo e sopra ogni legge.
Un super documentario, imperdibile per tutti gli appassionati del genere! VALUTAZIONE 9/10

 

H.E.