ALIEN (1979) di Ridley Scott


 A 40 anni di distanza dalla sua prima apparizione cinematografica (esattamente il 26 aprile 1979) è doveroso rendere omaggio al fanta horror (estremo) per eccellenza …. ALIEN! 
Figlio di una lunghissima gestazione lunga quasi un decennio, tra bozze, soggetti e sceneggiature più volte riviste (ad opera di Dan O’Bannon e Ronald Shusett), ALIEN, titolo semplice ed incredibilmente efficace, finì per cambiare (in meglio) la fantascienza cinematografica, liberandola da design asettici e candidi con strutture e astronavi sporche di olio, buie e poco accoglienti, diventando così i luoghi ideali e claustrofobici per una storia carica di angoscia e terrore come questa.
La storia di base è alquanto semplice prende spunto da diversi film e romanzi sci fi del passato (tra i tanti anche ‘Terrore nello spazio’ di Mario bava). Un gruppo di astronauti, dipendenti della ‘Compagnia’, sta viaggiando in direzione Terra dopo aver terminato la loro missione di recupero di minerali preziosi in un pianeta nello spazio profondo. Un segnale sconosciuto, giunto da un misterioso pianeta, costringe la nave Nostromo ed il suo equipaggio, sette persone in tutto (cinque uomini e due donne), su ordine del computer di bordo Mother, a verificare tale segnale. La scelta, non condivisa inizialmente non condivisa da alcuni membri dell’equipaggio, sarà fatale, in quanto il contatto di uno di loro con un essere organico sconosciuto, finirà, una volta portato all’interno dell’astronave, per compromettere il viaggio di tutti……
Come anticipato in precedenza, questo film e l’essere alieno, estremo e originalissimo sotto tutti i punti di vista, sono il risultato di un lavoro che vide coinvolti all’epoca scrittori, disegnatori, artisti (dalle sculture e disegni di Hans Ruedi Giger prenderà forma l’essere) e geni degli effetti speciali come il nostro mai dimenticato Carlo Rambaldi, il quale ebbe l’idea fenomenale della seconda mandibola, e divoratrice di cervelli umani, dell’alieno xenomorfo (termine coniato proprio con l’avvento di questa pellicola). Un mostro inquietante non offuscato da coscienza, rimorsi, o illusioni di moralità, come affermerà Ash, l’ufficiale scientifico dell’astronave, antagonista simbolo del male che alberga nelle avidità più becere della fantomatica compagnia. Quel male (presente nell’animo umano) simboleggiato in maniera non troppo velata nell’infezione estrema che porterà alla nascita e crescita (velocissima poi) dell’essere alieno prima dentro dell’uomo e poi fuori di esso, dando vita così ad un circolo vizioso e senza fine destinato, forse per l’istinto di sopravvivenza se non fermato prima, a ripetersi all’infinito.
Gli ingredienti sopra citati, dell’ambientazione sci fi innovativa (che anticipa quelle cyberpunk più sporche degli anni ’80) e dell’alieno xenomorfo selvaggio (il cui unico scopo sembra la riproduzione attraverso altri organismi viventi), saranno esaltati in maniera grandiosa dal regista Ridley Scott, mantenendo costantemente la pellicola su binari horror e thriller, dove paura, ansia e terrore purissimo regaleranno emozione a ripetizione. Un’opera perfetta, dove perfino l’eroina di turno Ellen Ripley, un’allora sconosciuta Sigourney Weaver, figura battagliera quanto mai azzeccata, diventerà lei stessa un’icona assoluta del cinema sci fi alla pari del suo antagonista alieno.
Dopo quattro decenni questo film non ha perso valore e smalto, anzi, il suo fascino è aumentato anno dopo anno, alimentato (con risultati non sempre ottimali ma mai disprezzabili) da sequel e prequel (questi in epoca recente e con al timone Ridley Scott con risultati lusinghieri) ed innumerevoli forme d’arte come fumetti, libri e per ultimi dei cortometraggi usciti proprio in queste settimane in omaggio ai 40 anni di questo lavoro immortale. 
Sci fi estremo ai massimi livelli, reso tale grazie ad un realismo di estrema efficacia e di una potenza visiva ed emozionale straordinaria, dove le paure primordiali finiranno per emergere tutte attraverso l’alieno più feroce e celebre della storia del cinema. Un film perfetto e pilastro del cinema sci fi estremo da vedere e rivedere all’infinito! VALUTAZIONE 10 e lode!

H.E.


2 Risposte a “ALIEN (1979) di Ridley Scott”

  1. Senza nulla togliere a questa accurata recensione, il termine più corretto per indicare la specie dell’alieno é xenomorfo.

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