THE BAD MAN (2019) di Scott Schirmer





Dopo aver narrato con successo le gesta di un serial killer tagliatore di teste in FOUND, un essere alieno affamato di orge e la famiglia disfunzionale di PLANK FACE, ‘l’indipendentissimo’ Scott Schirmer fa ancora centro con il suo ultimo lavoro, THE BAD MAN. Un horror psicologico scarno nella messa in scena ma brillante sotto tutti i punti di vista. Situazioni estreme, originalità dei personaggi (bambole, clown e cani umani) e contesto perverso non deluderanno gli amanti dell’horror estremo a basso costo. 
La nonna di Mary è morta ed ha lasciato alla nipote la gestione del suo lussuoso ma decadente bed&breakfast. Grazie all’aiuto del suo fidanzato PJ Mary decide di non chiudere l’attività della nonna, nonostante gli affari sembrano non essere floridi a prima vista. Giunti nella casa albergo della nonna i due ricevono subito uno strano cliente, Lawrence. A cena rivela a Mary e PJ di essere un clown professionista. La cosa non sembra essere apprezzata da Mary, la quale preferisce mantenere le distanze dall’inquietante Lawrence. La notte stessa le paure di Mary prenderanno forma e sostanza, in quanto Lawrence finirà per sequestrarli nella loro casa (supportato da un amico con al volto una maschera a gas) e mostrando loro un piano assai inquietante ai due poveri malcapitati: trasformare Mary in una bambola e PJ in un cane. Il lavoro di condizionamento fisico e mentale finirà per diventare sempre più estremo con il passare delle ore, mentre il piano finale si rivelerà ancora più agghiacciante ……..<br>Sin da subito seguiamo Mary intervistata mentre racconta a posteriori la terribile esperienza vissuta. I suoi aneddoti seguiranno parallelamente quanto visionato nel corso del rapimento suo e di PJ. Abusi sessuali, umiliazioni e torture finiranno per diventare la malsana quotidiana per Mary e PJ, incapaci di reagire al loro ‘simpatico’ aguzzino Lawrence (interpretato con efficacia dal regista dell’estremissimo HEADLESS e fidato collaboratore di Schirmer) ed al suo misterioso collaboratore.
Se le sevizie citate in precedenza permetteranno alla pellicola di non scivolare mai nella banalità, nonostante i limiti evidenti di un prodotto indie low budget come questo, il pezzo forte arriverà nella mezz’ora finale, dove le motivazioni estreme di Lawrence ed il suo ‘lavoro’ saranno chiariti, mostrando una strana e particolare ‘asta’ horror bizzarra ed inquietante allo stesso tempo. 
THE BAD MAN è un horror che punta parecchio sulla componente psicologica estrema e sadomaso, lasciando però a bocca asciutta gli amanti del gore e dello splatter visionato in precedenza nelle pellicole sopra citate (solo nel finale ci saranno sangue e frattaglie, però in quantità contenuta). 
L’americano Scott Schirmer, supportato ancora una volta dalla sua fidata crew di attori e collaboratori storici, non delude e regala l’ennesima perla estrema della sua sempre più ricca filmografia, confermando nuovamente di essere uno dei registi indie horror più significativi e degni di nota dell’attuale decennio. Gioiello! VALUTAZIONE 8/10

H.E.