BIRTH/REBIRTH (2023) di Laura Moss

Il mito estremo del barone Frankenstein continua, come sperava lui stesso nel romanzo di May Shelley, a vivere e sfidare la morte anche ai giorni nostri. Alimentato da una scienza affiancata alla medicina che avvicina sempre più l’uomo a Dio, e soprattutto all’annessa resurrezione post mortem. E’ il caso di questo nuovo film che miscela sci fi, body horror drammatico e una visione etico morale che abbraccia medicina, scienza, amore materno, adozione e strane analisi associate a sinistri equilibri femminili sulla vita priva di genere maschile.
Una madre single, che lavora come ostetrica in ospedale, si trova privata all’improvviso della sua unica figlia a causa di una meningite. Quando scoprirà che il corpo defunto della piccola è stato occultato da una giovane dottoressa per realizzare un esperimento estremo, l’ostetrica, invece di denunciare l’accaduto, affiancherà la dottoressa in un folle esperimento in apparenza impossibile: riportare e mantenere in vita sua figlia!
BIRTH/REBIRTH è un film che sfiora l’horror più noto in tema Frankenstein e Re-Animator, in quanto punta i riflettori su etica medica, inseminazioni in vitro e sul confine labile tra amore e odio verso la vita. Pur toccando tematiche delicate e scivolando su panorami puramente body horror e psicologici estremi, questa pellicola mantiene uno strano sapore di inadeguatezza e personaggi fuori luogo sin dall’inizio. Sia la giovane dottoressa che gioca a fare Herbert West che l’ostetrica pronto a varcare limiti etici di sola andata, appaiono sempre forzati in ogni frangente, privando di provare emozioni di qualsiasi sorta nei loro confronti, che si tratta di odio, empatia o amarezza. Una strana visione asettica e fredda del loro modus operandi, che sembra avere senso se la regista desiderasse quasi evidenziare costantemente l’anima persa delle due protagoniste. Sorvolando su questo aspetto arido delle due ‘madri’, il film presenta diversi momenti estetici di forte impatto visivo, dove sangue e carne si intrecciano costantemente regalando scene estreme realizzate in grande stile. Uno spazio maggiore alla presentazione delle protagoniste e della loro ‘creatura’ prima del processo di trasformazione, alimentando anche il tema annunciato nel titolo della ‘seconda possibilità’, avrebbe dato non poco risalto a quest’ultima, regalando momenti drammatici più forti e dal sicuro impatto emotivo.
Senza cercare troppi peli nell’uovo e considerando che si tratta di un’opera prima, figlia di notevoli cortometraggi a tema horror e sci fi, BIRTH/REBIRTH è sicuramente promossa, anche se rischia di finire troppo presto nel dimenticatoio per quanto sopra descritto. Era lecito, viste le premesse, aspettarsi molto di più! VALUTAZIONE 3/5

H.E.

Link: INSTAGRAM FACEBOOK LETTERBOXD IMDb TRAILER