Mark Brandon “Chopper” Read è stato uno dei criminali più celebri e controversi dell’Australia di fine secolo scorso. Non solo per i crimini efferati commessi, bensì per una propria e autocelebrativa mistificazione personale, dovuta soprattutto alla pubblicazione dei suoi romanzi autobiografici e non (divenuti best seller in patria) ed un spiccato senso dell’humor, assai ‘piacione’ per i mass media all’epoca della sua ribalta. Andrew Dominik, futuro autore del nerissimo biopic dedicato a Jessie James, al suo primo lungometraggio fa centro, realizzando un furioso, nevrotico e ‘anti noia’ film biografico sulla figura del criminale Chopper, soprannome datogli in gioventù per un’accesa somiglianza con l’omonimo cartone animato. La pellicola non segue una vera e propria trama, prediligendo accentrare tutti gli eventi sulla figura travolgente, psicopatica, selvaggia e animalesca del protagonista, reso perfettamente simile all’originale, non solo fisicamente, da un Eric Bana in stato di grazia. Tra scontri in prigione, automutilazioni, omicidi e continui abusi di stupefacenti, finiamo coinvolti nel seguire le orme spavalde di Chopper dal primo all’ultimo minuto. Merito di una regia innovativa e di rottura in grado di spaziare con disinvoltura dalla prigione alla vita di strada, fino alla celebre intervista di Chopper. Un’opera sicuramente fonte d’ispirazione per il futuro BRONSON di Nicolas Winding Refn, pellicola quasi gemella, per stile e contenuti, dedicata alla figura del criminale inglese Charles Bronson.CHOPPER, pur non lesinando nella violenza, predilige una narrazione quasi da commedia nera, con dialoghi rozzi e pulp , caratterizzando fino all’eccesso il protagonista criminale sempre sopra le righe. Tra vendette e scontri balordi, la noia, come anticipato in precedenza, non è consentita, finendo quasi per amare e glorificare, come fecero i massa media all’epoca, questa figura vulcanica e incline alla violenza primordiale. Pur rimanendo lontano dalla drammaticità lacerante di THE SNOWTOWN MURDER o dall’horror estremo del dittico WOLF CREEK, questo crime bizzarro di Andrew Dominik rimane, a distanza di due decenni, uno dei film estremi più originali e riusciti del cinema australiano! Imperdibile!! VALUTAZIONE 4/5
H.E.
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