DARKMAN (1990) di Sam Raimi

Figlio di una sconfitta afferente i diritti mancati per il BATMAN uscito un anno prima e targato Tim Burton, il super eroe fatto in casa di Sam Raimi del 1990, DARKMAN, rimane ancora oggi qualcosa di unicum nella storia del cinema made in USA.
Los Angeles. Il dottor Peyton Westlake, sul punto di realizzare un importante passo avanti nella pelle sintetica, vede il suo laboratorio distrutto da dei criminali a caccia di documenti relativi ad una tangente edilizia, recuperata giorni prima dalla fidanzata di Peyton. Dopo essere stato bruciato in modo irriconoscibile e alterato per sempre da una procedura medica sperimentale, che lo rende insensibile al dolore, Westlake diventa noto come Darkman, assumendo identità alternative nella sua ricerca di vendetta e di una nuova vita con la fidanzata perduta …
Film che unisce l’ironia grottesca dei suoi primi lavori, cortometraggi e soprattutto il dittico di EVIL DEAD, con le opere successive, da SOLDI SPORCHI fino al filone super eroico di SPIDER MAN. La voglia sfrenata di ‘rivincita’ di Raimi per non essere riuscito ad acquisire, come anticipato sopra, i diritti di BATMAN e soprattutto di THE SHADOW, lo porterà a sfornare un personaggio tutto suo, figlio di un cinema lontano, con fusioni perfette tra cinema Hard Boiled e quello espressionista tedesco dei primi decenni del secolo scorso, e soprattutto di quello più recente d’azione di Hong Kong targato John Woo. 
A dare volto e figura a questo sofferente supereroe sfigurato, abbiamo un attore in rampa di lancio, Liam Neeson, perfetto nel far coincidere la personalità dello scienziato affamato di scoperte sensazionali con una super eroe fisicamente imponente e dinamico.
Ritmo frenetico, scene d’azione mozzafiato (quella dell’elicottero rimane ancora oggi sensazionale), effetti speciali a 360° impressionanti per l’epoca (da stupefacenti ologrammi al volto sfigurato del protagonista, dalle maschere in lattice fino a scene che richiamano alla memoria più volte ALTERED STATES) fino a personaggi di contorno uno più fenomenale dell’altro, finiranno per travolgerci senza sosta lungo la tanto agognata vendetta di Darkman. Da segnalare anche numerose comparse di prestigio, dai fratelli Coen (la moglie di uno di loro, la celebre Frances McDormand, interpreta la fidanzata di Peyton/Darkman) al famoso regista John Landis , fino al cameo finale di Bruce Campbell (il quale era stato scelto inizialmente da Raimi per interpretare il protagonista). Pur avendo alcune scene violente e sanguinarie, associate ad un filo di consapevolezza triste del futuro senza speranza del protagonista, il film mantiene costante un’atmosfera quasi ironica e molto fumettistica, prediligendo immergere lo spettatore in un contesto multicolore di puro intrattenimento cinematografico e dal grande impatto estetico. DARKMAN, divenuto nel tempo un piccolo grande cult, è un’opera imprescindibile per tutti gli amanti di quel cinema, oramai impossibile da replicare, a cavallo tra gli anni ’80 e ’90, dove le idee erano talmente tante e irrefrenabili che risultavano quasi impossibili da contenere in un solo film. Da segnalare infine, per completezza, i due Inutili sequel (ad opera di altri registi), finiti giustamente nel dimenticatoio. VALUTAZIONE 4/5 

H.E.

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