Pellicola nata, come per altri B movie dell’epoca, sulla scia di un successo pseudo commerciale contemporaneo da cavalcare …. finché era ancora bollente. GRETA, LA DONNA BESTIA, è infatti nato sulla figura erotica e autoritaria, in salsa nazisploitation, di Ilsa, interpretata dall’attrice maggiorata Dyanne Thorne dei film di Don Edmonds. Lasciati da parte i nazisti e la seconda guerra mondiale, stavolta finiamo nei paradisi tropicali centro americani, in piena guerra fredda, spesso oggetto di lotte civili, guerriglieri filo comunisti da una parte e dittatori filo americani dall’altra. Greta, una viziosa e autoritaria guardiana, gestisce un ospedale psichiatrico per giovani donne ninfomani lesbiche e sessualmente deviate. Una ragazza entra deliberatamente in ospedale per scoprire cosa è successo a sua sorella scomparsa proprio mentre era rinchiusa nella clinica. Nel frattempo Greta e una delle guardie stanno costringendo le ragazze detenute, già oggetto di orribili torture quotidiane, a fare sesso con prigionieri maschi, filmandoli e vendendo le registrazioni come film porno ….. Exploitation all’ennesima potenza ed in puro stile Jess Franco anni ’70, il quale sarà presente nel film anche in veste di attore. Nudità, sadomaso. sevizio e sesso lesbo gratuito abbonderanno in maniera spesso balorda e ‘non sense’ in questa pellicola profondamente politica (le simpatie comuniste dell’autore non sono per nulla nascoste), dove ogni pretesto diventa buono per dar vita a scene erotiche o torture abominevoli. Un women in prison classico che cerca di sfruttare al massimo al figura prorompente di Dyanne Thorne, ricalcando (cambiando solo il colore dei capelli) la figura estrema già visionata nei film nazisploitation di Esmond dedicati alla bionda nazi Ilsa. Se recitazione e dialoghi lasciano spesso a desiderare e solo nel finale, con delirio cannibale compreso, scivoliamo decisi nell’estremo, il film ha diverse idee interessanti. Su tutte la creazione di filmati snuff, in quanto il passaggio da porno a estremo appare quasi come un passaggio inevitabile e naturale. Nell’immensa filmografia di Jess Franco, questo film si pone nel mezzo, ne eccelso ma nemmeno inguardabile. Un WIP più che godibile, ricco di erotismo e ‘piacevoli’ torture estreme da visionare! VALUTAZIONE 2,5/5
H.E.
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