KILLER KLOWNS FROM OUTER SPACE (1988) di Stephen Chiodo

Uno dei film simbolo degli anni ’80 a stelle e strisce più trash è, senza dubbio alcuno, il primo (e unico) lungometraggio diretto dai fratelli Chiodo: KILLER KLOWNS FROM OUTER SPACE. Un titolo che già da solo meriterebbe decine di oscar, golden globe e passerelle trionfali nei festival del cinema più acclamati nel mondo. Flop al botteghino alla sua uscita, questo sci fi balordissimo è riuscito nel tempo a diventare uno dei film più amati del decennio sopra citato. Merito di una regia per nulla banale o scadente e di una sceneggiatura destinata a massacrare decine di classici della fantascienza, da BLOB a L’INVASIONE DEGLI ULTRACORPI, attraverso una delirante quanto improbabile invasione di clown, cattivissimi e dotati di una macabra ironia, pronti a massacrare senza pietà, trasformandoli in bozzoli, uomini, donne e bambini.In una piccola cittadina americana una strana cometa attira l’attenzione di un anziano contadino ed il suo prima e di una giovane coppia poi. Atterrata nei pressi di un bosco, questa si rivela essere uno strano circo con all’interno dei clown poco amichevoli. Se il vecchio ed il cane finiscono per essere avvolti nello zucchero filato, la giovane coppia riesce, dopo aver visto gli orrori all’interno del ‘circo’, a fuggire. Giunti in città la polizia, dove troviamo l’ex di lei, non sembra proprio credergli. Nel frattempo però il gruppo variopinto di clown giunge in città, terrorizzando e uccidendo senza pietà chiunque capiti loro a tiro, trasformandoli poi in bozzoli color rosa. Ben presto anche la polizia finirà per credere ai clown assassini, quando uno di loro entrerà, armato di spassosi scherzi, nella stazione di polizia …… Pistole spara popcorn, cani segugio fatti con i palloncini, torte letali sparate in faccia, pugni taglia teste, ombre che divorano vecchietti, uomini trasformati in marionette e tantissime idee malvagie quanto bizzarre, finiranno per fare innamorare chiunque di questi clown gommosi, coloratissimi, orrendi (non indistruttibili, come scopriremo strada facendo) ma sotto sotto simpaticissimi. Semplicemente spettacolare l’astronave circo, capace di far impallidire per maestosità e cromature anche LA FABBRICA DI CIOCCOLATO di Willy Wonka, dove tutto, dalle manopole alle porte, è riconducibile sempre e solo all’universo dei pagliacci (sorprese incluse). Un mix tra commedia nera e demenziale (dove spiccano un paio di gelatai deficienti e fortunati), classica fantascienza anni ’50, puro trash anni ’80 e teen horror, con tanto di storia d’amore balorda sullo sfondo. Il finale esagerato, chiude alla grande il cerchio su questa spettacolare pellicola. Un piccolo cult unico e inimitabile da visione multipla e … obbligatoria! VALUTAZIONE 3,5/5

H.E.

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