PINOCCHIO (2019) di Matteo Garrone

Impossibile non scrivere due righe su questa nuova fatica di Garrone, regista italiano tra i più presenti in HorrorEstremo e tra i più amati dal popolo estremo. L’IMBALSAMATORE, DOGMAN, PRIMO AMORE, GOMORRA IL RACCONTO DEI RACCONTI sono titoli che hanno permesso a questo regista di guadagnarsi stima e credibilità in Italia, impresa non facile, e anche fuori dai confini nazionali. Merito di uno stile unico di Garrone che non tenta mai di scimmiottare (come fanno tanti suoi colleghi italiani contemporanei) i grandi autori del nostro passato cinematografico o famosi cineasti stranieri.
PINOCCHIO è fantasy made in Italy allo stato puro. Merito della storia, che oltre a riprendere una delle opere letterarie italiane tra le più famose di sempre (scritta da Carlo Collodi e pubblicata per la prima volta circa 140 anni fa), finisce per creare, garzei ai paesaggi meravigliosi della nostra penisola, un immaginario visivo che non rinuncia mai a sottolineare significati universali ancora oggi importanti. I quali hanno nel rapporto padre figlio e nei valori più nobili dell’uomo (e dell’umanità tutta) la propria forza trainante. La trama è quella nota a tutti e risulterebbe superfluo riportarla nuovamente.
Se nei primi minuti i rimandi all’ottimo lavoro televisivo di Comencini sono evidenti, ben presto questo film se ne discosta, scivolando in un mondo nuovo ma dal sapore antico dove i personaggi, primari e secondari, diventeranno le calamite, positive o negative a seconda dei casi, del burattino di legno Pinocchio. Attori in grande spolvero, su tutti un Roberto Benigni /Geppetto), forse mai così bravo come attore, e un tossico velenoso come non mai Roberto Ceccherini, nei panni di una volpe viscida e priva di qualsiasi scrupolo. Gradite sorprese il piccolo grande Davide Marotta nei panni del grillo parlante, un altro dei pezzi forti della pellicola, e un sempre grande Gigi Proietti nel ruolo di Mangiafuoco. Tra donne lumache, giudici scimmie, burattini animati (visivamente stupendi) e uno scaltro (non sempre però) Lucignolo, il viaggio fantastico di Pinocchio, utile per trovare non senza difficoltà e prove estreme, il proprio percorso dell’anima, sarà un viaggio unico, sospeso e magico, destinato a lasciare più volte senza fiato, emozionando sempre, grandi e piccini. Quest’ultimi finiranno anche spaventarsi più di una volta, tra body horror, impiccagioni e visioni fantasy che sfioreranno l’horror più volte. Un tocco di classe che solo Garrone poteva dare a questa storia celebre che vantava già in passato innumerevoli pellicole, anche animate, basate sul romanzo per ragazzi di Collodi. Forse il film fantasy italiano più riuscito di sempre.
Più che consigliato!!!

H.E.