SATAN’S BLOOD (ESCALOFRIO) del 1978 di Carlos Puerto

 

Horror estremo spagnolo e d’annata, dove sangue, sesso, violenza e satanismo abbondano alla grande. Con orge senza censura, sacrifici umani e animali, scambi di coppia, cannibalismo, sette e riti satanici, violenza becera, amputazioni, omicidi e paure primordiali, che si fondono brillantemente in un horror innovativo per l’epoca, capace di inquietare e sorprendere in continuazione.
Andy e Thelma, una coppia benestante di Madrid, lascia il proprio appartamento per portare il cane, un pastore tedesco, a passeggio. Mentre sono in auto lungo il traffico della capitale, sono fermati da una strana coppia, Bruno e Anne. L’uomo asserisce in maniera insistente di aver conosciuto Andy ai tempi del liceo, nonostante quest’ultimo non ricordi nulla. La coppia invita con una scusa Andy e Thelma nella propria villa fuori città per un drink in compagnia, approfittando dell’occasione per ricordare i vecchi tempi. Una volta giunti nella villa Bruno ed Anne insistono per leggere assieme ai loro ospiti la tavola Ouija, per evocare uno spirito. Da lì in poi inizieranno una serie di sgradevoli disavventure, che trascineranno Andy e Thelma in un conflitto senza freni tra i due, in orge selvagge con i padroni di casa e con una serie di innumerevoli violenze ai danni loro e del loro cane. Scappare dalla casa apparirà sempre più un’impresa impossibile …..
Se inizialmente il film appare come un horror come tanti degli anni ’70, con sette sataniche mescolate ad erotismo, esempio quelli del mai dimenticato Jesús Franco, ESCALOFRIO (titolo originale) sorprende minuto dopo minuto. In quanto non rinuncia mai a mostrare i nostri protagonisti senza veli e mantenere una tensione costante, grazie a colpi di scena continui, incentrati su sesso, sangue, violenza e appunto satanismo. Proprio quest’ultimo appare in grande stile grazie ad un sabba orgiastico senza freni. Tra i migliori mai visionati in un film horror erotico.
A smorzare i toni, alcune scene messe per accattivare lo spettatore dell’epoca, reduce dal celebre ESORCISTA di William Friedkin e dai gialli all’italiana, con possessioni improvvise e bambole inquietanti pronte ad uccidere. Se le atmosfere a metà strada tra l’horror gotico ed il giallo all’italiana non deludono mai, sorprende non poco il fenomenale finale …. folle, esagerato e violentissimo. ESCALOFRIO è una perla ispanica assoluta, poco nota in Italia ma tutta da scoprire. VALUTAZIONE 8,5/10

 

H.E.