A conferma che l’attuale cinema francese goda di ottima salute, arriva l’ultimo film di Dominik Moll, un thriller noir con fortissime venature macabro bizzarre e dal sapore amaro, feroce nel mostrare quanto sia piccolo il mondo, oltre a mettere in evidenza quanto il fantomatico ‘effetto farfalla’ rischi di presentare il conto quando meno lo si aspetti. Francia, una donna è misteriosamente scomparsa. Il giorno dopo una tempesta di neve, la sua macchina si trova su una strada che porta ad un altopiano dove vi sono solo poche fattorie sparse. I gendarmi non riescono a venire a capo della misteriosa scomparsa, mentre cinque persone sanno (o sapranno in futuro) bene di avere qualcosa a che fare con la scomparsa della donna. Tutti tengono per sé i loro segreti, ma nessuno sospetta che l’intera storia sia iniziata lontano da queste vette invernali spazzate dal vento, in un altro continente, sotto il sole cocente della Costa D’Avorio, dove la povertà non impedisce di occultare la propria identità solo per guadagnare qualche spicciolo necessario alla sopravvivenza …… Diviso in cinque capitoli, (Alice, Joseph, Marion, Armand, Michel) che indicano anche i protagonisti di questa intricata vicenda, il film è basato su una cronologia atemporale (sempre più accattivante con il passare dei minuti), dove tutti gli elementi, alcuni in apparenza secondari e insignificanti, torneranno prepotenti a chiarire dubbi e svelare segreti, anche in maniera beffarda ma non per questo priva di una cinica lucidità. Se l’incastro temporale rappresenterà la spina dorsale della pellicola, al fine di presentare al meglio le diverse sfaccettature dei diversi protagonisti, altro punto di forza sarà rappresentato dai cambi improvvisi di luoghi e spazi della vicenda, mostrando etnie e culture differenti legate tra loro da un sottile e spesso raccapricciante filo comune. Tra tradimenti, necrofilia, magia nera, suicidi, azione, doppie identità, amori impossibili, rimorsi, omicidi e inganni di molteplice natura, finiamo per venire sinistramente rapiti da un micro universo di persone che lottano per la loro sopravvivenza in un mondo perennemente infelice, dove solo l’illusione di ‘fuga’, mentale o fisica poco importa, appare come l’ultima ancora di salvezza. Questo universo sofferente trova nel mondo delle chat online, degli incontri occasionali e soprattutto venali, il perfetto incastro, mettendo in risalto le più debolezze più infantili e viscide onnipresenti nell’animo umano. SEULES LES BÊTES è un thriller moderno, supportato da un ottimo cast di attori, dal sapore vintage per quanto concerne il connubio tra drama e bizzarro (mai facile) ma estremamente contemporaneo nel mettere in luce, sempre in maniera brillante e mai banale, pregi (pochi) e difetti della nostra generazione, facilmente ingannabile da un processo tecnologico inarrestabile dove la verità è destinata a diventare una beffarda e amara illusione, impossibile da decifrare e priva di qualsiasi ragione e consistenza! Opera notevolissima!! VALUTAZIONE 4,5/5
H.E.
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