SHOTGUN STORIES (2007) di Jeff Nichols

Il primo lungometraggio di Jeff Nichols è un dramma famigliare a tinte forti, che mette in luce tutte le conseguenze di conflitti matrimoniali destinati a lasciare strascichi violenti e sofferenze sopite nel tempo, impossibili da seppellire, o peggio ancora … dimenticare.
Son Hayes ed i suoi fratelli lottano per sopravvivere in un piccolo paese dell’Arkansas. Logorati da miseria, gioco d’azzardo e soprattutto da sofferenze familiari con radici lontane, ovvero da quando il loro padre li ha abbandonati da piccoli. Quando questo muore, la faida con la nuova famiglia del padre, composta da ben quattro figli avuti dalla seconda moglie, si accende improvvisamente, in un vortice di violenza e vendetta, che rischia di travolgere con ferocia entrambe …
Quando la lente d’ingrandimento del cinema americano è puntata sulle vite periferiche di provincia, insignificanti solo in apparenza, finiamo per ritrovarci per le mani una serie infinita di risvolti psicologici e umani universali, destinati a diventare simili a contesti familiari di tutto il mondo. Silenzi perenni, istigazioni dei figli nei confronti di padri o madri separati, infanzie infelici e una cultura basata solo sull’odio, trovano in questa pellicola sfogo omicida e continue ombre nefaste sulle spalle dei tanti protagonisti. Complice anche il facile uso, acquisto e possesso delle armi, tema classico del cinema americano degli ultimi 30 anni. Pur mantenendo la violenza visiva quasi del tutto invisibile, con gli eventi più tragici perlopiù immaginati, la crescita esponenziale della dura faida tra le due famiglie è costante, lenta e inesorabile.
Punta di diamante della pellicola una rocciosa interpretazione di Michael Shannon, nel ruolo del fratello maggiore, in quale si scoprirà, nel corso della pellicola, costretto a diventare adulto prima degli altri e supportare pesantemente i fratelli minori.
Questa pellicola, grazie anche ad una colonna sonora mai banale e una profonda fotografia, lascia il segno e parecchio amaro in bocca, oltre ad aprire occhi e mente su dolori e sofferenze interiori di chi vive e lotta ai margini per sopravvivere a tutti i costi, soprattutto quanto la fortuna ha sempre voltato loro le spalle. Gran film!! VALUTAZIONE 4/5

H.E.

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