“Oggi sono sporco … ma domani sarò solo sporco”
John Borowski, dopo aver realizzato due documentari sulle vite estreme di Albert Fish e H.H. Holmes, continua il suo lavoro di ricerca e approfondimento sulle figure dei serial killer a stelle e strisce. Questa volta tocca a Carl Panzram, figura meno nota dei due sopra citati ma non meno controversa e misteriosa.
Carl Panzram, figlio di immigrati prussiani, venne giustiziato sulla forca nel 1930 a soli 39 anni per aver ucciso, con una spranga di ferro, un altro detenuto nella prigione di Leavenworth.
Borowski ripercorre la vita di Panzram, dall’infanzia fino agli ultimi anni di vita in carcere, ovvero sino alle celebri lettere scritte grazie all’aiuto del secondino Henry Philip Lesser, il quale sarà intervistato in tv negli anni ’70 e dove permetterà a tutti di conoscere al meglio la figura di questo celebre serial killer. Le famose lettere, dove Panzram confesserà 21 omicidi brutali e atti di sodomia ai danni di uomini e ragazzi (di tutti quelli confessati solo 5 troveranno vero riscontro), oltre al cappio che segnerà la sua fine, sono cimeli destinati ad entrare nei musei americani. Proprio le lettere permetteranno di ricostruire un’infanzia dura e violenta, nata tra abusi e pestaggi durissimi (uno segnerà la sua vita per sempre), fughe continue, da case e istituti, fino all’arruolamento nell’esercito e lavoro come operaio nell’Angola portoghese. Inevitabili i continui arresti, spesso per reati minori, che lo porteranno più volte, anche con nome falso, nelle carceri americane.
Per quanto concerne la narrazione il documentario spesso ripete le stesse dinamiche e gli attori che interpretano Panzram (adulto e bambino) e Lesser non appaiono sempre credibili con i tempi narrati (anni ’20 del secolo scorso). Tuttavia saranno le rivelazioni nella parte finale a dare solidità e credibilità all’opera, complici storici e giornalisti intervistati e alcune parti che evidenzieranno proprio la natura non proprio lucida di Carl Panzram, in quale giocava non poco su verità e bugie sul proprio conto.
Se avete apprezzato gli altri lavori John Borowski e i documentari sulle figure dei serial killer, quest’opera crime non può mancare nel vostro archivio estremo. VALUTAZIONE 3/5
H.E.
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