Immaginiamo un mondo dove i supereroi sono allo stesso tempo influencer, vip e vertice di un business senza fine, che abbraccia merchandising, cinema, mass media ed eventi sportivi. Belli, forti, vincenti e soprattutto senza macchia, paura e debolezze …. in apparenza, perché sotto la superficie, perfettamente patinata e costruita a tavolino, i supereroi sono stronzi, viziosi e superficiali. Questo è il nuovo mondo immaginato da THE BOYS, serie tv che riprende personaggi e storie dell’omonima serie a fumetti a stelle e strisce creata da Garth Ennis e Darick Robertson nel 2006. Alla potente multinazionale Vought International, forte dell’avere nelle sue fila i supereroi più forti e celebri d’America (i SETTE, capitanati dall’invulnerabile Patriota), manca un ultimo tassello per rendere solido e permanente il proprio potere a livello nazionale, ovvero vedere i propri supereroi in pianta stabile e a capo delle forze armate a stelle e strisce. Quando uno di questi supereroi uccide ‘per sbaglio’ la ragazza di un giovane rivenditore di apparecchi elettronici, Hughie Campbell , quest’ultimo viene assoldato da un misterioso federale, Butcher, per scoperchiare assieme il vaso di pandora che protegge i supereroi e mostrare a tutto il mondo quanto siano falsi, ipocriti e soprattutto …. pericolosi! La frammentazione e decostruzione del supereroe targato DC e MARVEL iniziata con il celebre THE WATCHMEN di Alan Moore, si adegua con THE BOYS (e in parte con il contemporaneo INVINCIBLE) agli anni 2000, dove social network, mass media e film galattici, costellati di stupefacenti effetti speciali, hanno messo sul piedistallo persone avvicinandole a divinità prive di difetti. Non è un caso se quasi tutti i super eroi presentati risultano essere delle copie di celebri supereroi, primo su tutti PATRIOTA, in quanto appare come un simil SUPERMAN ma perfettamente adeguato alla contemporaneità, dove cinema, selfie, fede e discorsi ‘piacevoli e sicuri’ lo renderanno la guida e visione perfetta del nuovo sogno americano. Di contraltare abbiamo il suo antagonista Billy Butcher, sporco, cattivo e allo stesso tempo cinico, senza scrupoli e lunatico come il suo nemico, con il quale è legato a doppio filo, come scopriremo strada facendo. Pur mantenendo stilemi classici del mondo cinematografico americano ed in particolare delle serie Tv, THE BOYS eccede piacevolmente nel politicamente scorretto e soprattutto nella violenza estrema, altro punto di forza della serie. Se la presenza di Simon Pegg appare più come una comparsata al fine di ringraziarlo (il protagonista del fumetto esteticamente è ispirato proprio a lui), sono da sottolineare le ottime prove attoriali di Karl Urban (Butcher), Antony Starr (Patriota) e soprattutto di Elisabeth Shue nei panni della spietata e arrivista Madelyn Stillwell, mente diabolica della Vought.THE BOYS ha il merito di criticare, con astuzia, il perfetto mondo e figure annesse degli universi creati ad arte da DC e MARVEL, con la società americana, veloce ad eleggere un mito quanto a demolirlo quando non serve più. Un fusione intelligente quanto pericolosa di diversi elementi come politica (anche estera), social network e opinione pubblica, dove l’indipendenza dell’uno dall’altro appare oramai impossibili. Se la cornice è senza dubbio avvincente, lo sono anche le trame e sotto trame dei diversi protagonisti primari e secondari, quasi sempre ben presentati e caratterizzati. Una versione distorta e contorta della psicologia deteriorata di questa copia anomala degli AVENGERS, dove tutto appare come una drammatica quanto attenta critica alla contemporanea visione ‘super’ di chi viene elogiato nei social (oggi sempre più traino del successo e sondaggi). Per quanto concerne l’intrattenimento e la godibilità narrativa la noia non è contemplata, grazie a scontri furiosi, personaggi imprevedibile ed un linguaggio ben adatto ad un pubblico attuale più scafato ed esigente. Nonostante alcune bassi inevitabili (la storia d’amore tra Starlight e Hughie a volte appare troppo forzata e poco in linea con la guerra tra i BOYS e i SETTE).la serie scorre a meraviglia, fino ad un finale bello tosto e che fa da apripista ad una seconda stagione sicuramente più gratificante ed estrema. Niente male!! VALUTAZIONE 3.5/5
H.E.
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