THE BRIDE OF FRANK (1996) di Steve Ballot (Escalpo Don Bladé)

 

 

Uno dei film estremi più oltraggiosi, marci, deliranti e leggendari di sempre, è sicuramente THE BRIDE OF FRANK. Se il titolo riporta alla memoria lo storico horror gotico ‘La moglie di Frankenstein’, il protagonista di questo horror trash impazzito è un essere (dis)umano, a metà strada tra i personaggi più lerci della TROMA, quelli più marci di Jonh Waters ed i nuovi eroi estremi dei nuovi anni dieci (THE HUMAN CENTIPEDE 2 e CRAZY MURDER per citarne solo 2). Frank è infatti un vecchio incartapecorito, rugoso, sporco, dalla dentiera cadente e che farfuglia parole incomprensibili, dall’inaspettata forza fisica (a prima vista sembra prossimo a cadere per terra al primo colpo di vento) e che non esita ad uccidere bambine, nerd, donne e chiunque lo prenda in giro o incroci la sua strada al momento sbagliato. Circondato da colleghi che lo deridono ma lo coccolano, in quanto lo aiutano nella sua folle ricerca di una moglie. Una caccia umana che segnerà una scia di sangue, budella e violenza senza limiti, almeno fino a quando Frank non troverà la sua anima gemella …….. L’inizio è da oscar dell’estremo, con una delle sequenze più malvagie, orribili e perverse della storia del cinema underground, trash ed estremo. Alla guida del suo camion, il vecchio Frank adesca una bambina, che sta cercando il suo gattino perduto, e la porta in cabina con lui. Dopo alcune proposte oscene e deliranti fatte alla bambina, la quale si rende conto nonostante la giovane età di essere finita nel posto peggiore del mondo, Frank la colpisce violentemente alla testa. Desideroso di altro, Frank prende la bambina, la stende a terra e ci passa sopra con le ruote del camion spappolandole il cranio. Sceso a terra ‘velocemente’ dal suo mezzo, finalmente Frank si sazia con il cervello della bambina, in un delirio cannibale/vampiresco scioccante. Ecco …… quanto descritto rappresenta solo i primi 4 minuti di questo film senza regole girato come i peggiori videoclip musicali anni ’80 (con annessi effetti speciali partoriti probabilmente da un commodore 64 usato). Fran Meyer, l’attore principale, era un vero senzatetto, probabilmente pagato con un barattolo di sotto aceti scaduti per interpretare il degenerato, sempre in bilico tra bontà ingenua e cattiveria, protagonista omonimo. La scena iniziale non sapremo mai se si tratta di realtà o sogno (come gli incubi che lo perseguitano, che narrano di un’infanzia allucinante nella quale era succube della madre). Nella sua vita, probabilmente da sveglio, Frank è un senzatetto (come nella realtà) che il gestore di una compagnia di trasporti (interpretato dal regista) ha avuto pietà di lui e lo lascia vivere in un angolo del magazzino. Aiuta gli camionisti a fare consegne e lavora come custode, prendendosi anche cura di diversi gatti presenti negli uffici. E’ proprio la sopra citata ricerca di una compagna e moglie per Frank che regalerà il meglio, con intermezzi comici, animali morti e massacri senza senso, esempio un nerd simile a Jerry Lewis, che passava per caso nel magazzino durante una festa al prode Frank, finendo improvvisamente con la gola tagliata e la testa fracassata senza apparente motivo. Peggio ancora è andata ad un bullo armato di coltello che ha avuto la disgrazia di incrociare Frank in un vicolo, finendo per rimetterci il pene, evirato da Frank grazie alle sue mosse segrete (infatti non le vediamo ma possiamo intuirle) e messo in bocca dal nostro eroe stile coltello di Rambo. Gli abomini ed il lerciume vanno di pari passo con la ricerca della moglie da parte di Frank, tra prostitute ed esseri immondi privi di moralità ed umanità, con sfondo la periferia Newyorkese più disagiata. Da segnalare una scena super estrema di penetrazione facciale, realizzata malissimo, ripresa poi, in maniera più brillante, dal celebre A SERBIAN FILM nella sequenza finale. THE BRIDE OF FRANK è un contenitore estremo di abomini e deliri estremi senza eguali, dove i numerosi difetti, del micro budget, degli ‘attori non attori’, della regia di scarsa qualità e ultra amatoriale, finiranno per diventarne la forza trainante, sempre in bilico tra horror estremo e comicità bizzarra ed infantile. Un capolavoro del trash estremo da amare ….. senza compromessi!!

H.E.

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