THE BROOD (1979) di David Cronenberg

Se cercate un sinonimo di Body Horror, state certi che sarà il nome di David Cronenberg quello che spunterà fuori per primo.
Pioniere assoluto di questo sotto genere horror, dedicato alla mutazione corporea e contaminazione con altri elementi, come metallo ed infezioni aberranti, Cronenberg è non solo il padre del sottogenere sopra citato, vivissimo anche nei nuovi anni ’10, bensì l’autore principale e più influente degli ultimi 30/40 anni.
THE BROOD è la perfetta evoluzione dei suoi film precedenti, SHIVER e RABID, dedicati a mutazioni dovute a pandemie, e anticipatore, per tematiche legate alla psiche, di altre sue leggendarie pellicole successive, come SCANNERS e VIDEODROME.
Nola Carveth, moglie di Frank e madre della piccola Candice, è sotto la cura di uno psicologo eccentrico e anticonvenzionale, tale Hal Raglan, che usa tecniche innovative e a volte teatrali per violare i blocchi psicologici nei suoi pazienti, denominate “psicoplasmia” presso il misterioso centro medico Somafree. Quando la figlia torna da una visita con sua madre coperta di lividi, il padre tenta di impedire alla moglie di vedere la figlia, ma deve affrontare la resistenza del dottore Raglan. Nel frattempo persone a lui vicine, familiari e non, sono minacciate e aggredite a morte da strani esseri con le apparenti fattezze di bambini ma dal volto invecchiato ed inespressivo…….
THE BROOD è senza dubbio il film più intimo e personale di Cronenberg, in quanto riflette il suo divorzio e le difficoltà per la custodia della figlia Cassandra. Nel periodo del loro divorzio, la moglie era parte di un misterioso culto e lui rapì la figlia per proteggerla.
Nel film la fusione tra psiche, capace di creare impulsi estremi pronti ad uccidere, e la carne (nella sequenza più celebre della pellicola e tra le più aberranti della storia del cinema horror questo intreccio troverà il suo apice), cresce lentamente per esplodere definitivamente nei frangenti finali, come un male incurabile, fisico o mentale, destinato a logorare e scarnificare il corpo umano in maniera indelebile ed irreparabile.
Per quanto concerne la sceneggiatura di questo horror estremo purissimo, che abbina omicidi efferati, sequenze shock, esseri inquietanti (i piccoli partenogenti sono terrificanti) e mutazioni corporee mostrate in tutto il loro splendore, alla paura di un genitore di perdere la propria figlia per sempre, finirà per trascinare lo spettatore in un mondo oscuro ma esteticamente perfetto. Il design della clinica e dei luoghi degli omicidi sono impeccabili ed in simbiosi perfetta con il concept della pellicola, in quanto i richiami alla carne ed alla sangue sono presenti in ogni particolare, attraverso colori e cromature da natura morta.
Se tutti gli attori presenti sono di prim’ordine, la bellissima Samantha Eggar, glaciale e spaventosa, è la perfetta rappresentazione del male presente nella fusione sopra citata, in quanto la liberazione del male ‘covato’ dentro di lei apparirà irrefrenabile e privo di logica e regole.
Proprio nell’ultima sequenza il cerchio si chiuderà inesorabilmente, in quanto il male, spesso insospettabile, è quello più vicino a noi, nelle vesti di una madre, un padre o ….. una figlia!
THE BROOD è uno dei film più estremi ed esteticamente più aberranti di Cronenberg, genio assoluto della paura più estrema dell’uomo, in quanto questa parte sempre dal suo interno e dalla sua psiche, mutando a volte in qualcosa di più malato e pericoloso. Capolavoro immortale, tra i più disturbanti ed estremi di sempre, senza se e senza ma! VALUTAZIONE 10/10

 

H.E.